“Sarebbe opportuno “preparare” gli atleti (c’è già, vedi Pezzella della Fiorentina, che si è portato avanti trovando in uno psicologo dello sport un alleato nella programmazione di una nuova quotidianità) – ha detto lo psicologo Fabio Cola al Corriere dello Sport -. Il calcio potrebbe diventare lo strumento per cercare di influenzare la collettività con comportamenti esemplari. Assisteremo a una ondata di umanità e solidarietà crescente, ma anche a un inasprirsi di sentimenti individualistici e rabbiosi:vincere la distanza tra chi vive in condizioni estreme e chi invece può godere di benefici economici improntati potrebbe essere la chiave di volta per un rinascimento globale”.