Intervistato da Calciomercato.com, l’ex centrocampista di Fiorentina, Roma, Inter, Juve Cristiano Zanetti ha parlato della sua carriera, in particolare della sua doppia esperienza in viola:
Come ha vissuto il trasferimento dalla Fiorentina all’Inter?
“A sorpresa. Ero della Fiorentina, era una cosa bella, perché andavo in una società importante come l’Inter, però non me l’aspettavo che la Fiorentina mi desse via così. Avevo fatto bene, due anni di B, le Nazionali giovanili, e poi mi sono ritrovato in quella realtà, piena di campioni, ed era difficile per un ragazzo come me trovare spazio, non era possibile giocare per un ventenne”
Come è stato poi tornare a casa, a Firenze. Chiusura di un cerchio?
“E’ stato bello, mi sentivo a casa. Le cose il primo anno sono andate bene, anche se la gestione della squadra, a livello societario, non fu la migliore, visto che la proprietà non era abituata a quei palcoscenici. Siamo stato sfortunati anche con il Bayern, sempre per episodi. Poi dopo sono successe un po’ di cose, andai a Brescia, che fu la prima a cercarmi, perché dovevo andare via da Firenze visto che avevo capito che non avrei trovato spazio. A Brescia sono stato sfortunato, infortunio al tendine rotuleo che di fatto ha messo fine alla mia carriera. Due operazioni, ma non sono mai più riuscito a mettere piede in campo in maniera decente per poter giocare, anche solo per riprovarci. Il tendine rotuleo è una cosa tremenda”.
C’è rammarico nell’averla finita così?
“Sì. Perché alla fine ho smesso a 33 anni, ero ancora giovane. Di testa stavo bene, c’ero, ma questo infortunio mi ha tagliato le gambe. Meno male che è arrivato alla fine, e non quando avevo 22 anni. Se no avrebbe precluso tutta quella carriera”.