Torniamo però a quelle parole al miele pronunciate nel sottopassaggio del San Paolo da Diego Armando Maradona, scrive oggi il Corriere Fiorentino. «Baggio potrebbe diventare il numero uno al mondo, ha tutte le qualità tecniche più forte negli anni 90. So che è stato molto fermo per i tanti infortuni che ha avuto e per questo gli auguro una carriera piena di successi». Un’investitura in piena regola. E siccome era un calcio molto diverso, con la possibilità di avvicinare i giocatori senza passare da uffici stampa che farebbero sembrare semplice anche un rinnovo di passaporto, ecco a stretto giro di posta la risposta del futuro Divin Codino, intercettato vicino al pullman viola in partenza per Firenze.
«Davvero Maradona ha detto questo? Non ci credo». Parte la registrazione e insieme all’audio si «sente» anche l’imbarazzo di un ragazzo di 22 anni che comincia a rendersi conto della propria grandezza. «Non saprei proprio cosa dire, posso solo ringraziare Diego, credo però che non sarà mai possibile arrivare a giocare come lui».
L’incrocio fra i due fuoriclasse ha anche un prologo prestigioso, datato 10 maggio 1987, giorno indimenticabile per ogni napoletano. Nella partita dello scudetto partenopeo Baggio segna al San Paolo il suo primo gol in serie A battendo un calcio di punizione, con Maradona a osservarlo da 30 metri e avendo accanto un certo Giancarlo Antognoni che rinuncia al tiro, lasciando all’erede il compito di provarci. E se non sono segni del destino questi…