Consueto appuntamente con Matteo Dovellini, giornalista de La Repubblica, che risponde alle nostre domande
1) Commisso è tornato in America dopo oltre 1 mese a Firenze, in cui c’è stato l’inizio dei lavori del nuovo centro sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli, adesso toccherà allo stadio. Tra Franchi e Campi Bisenzio quale sarà la scelta?
“Sono sincero, seguo tutta la questione relativa allo stadio ma non sono dentro a tutte le dinamiche. Specie quelle politiche. Però da quanto ho capito e da quanto mi riportano i bene informati, credo si possa arrivare a una collaborazione di qualche tipo sulla ristrutturazione del Franchi. Chiaramente l’area commerciale interessa, e non poco, Commisso e la Fiorentina. Bisogna capire quali siano i margini di manovra in tal senso, comprese le stime sui ricavi e la ricaduta finanziaria dell’operazione. Da osservatore noto che le istituzioni politiche cittadine e regionali stanno mirando all’obiettivo del restyling con la sponda di Roma e del Governo centrale. Commisso chiede quali siano i tempi di realizzazione dell’opera completa per poi prendere una decisione definitiva. L’opzione di Campi Bisenzio, invece, mi pare molto più difficoltosa e impervia. Nei tempi soprattutto”.
2) Da un punto di vista societario siamo al momento delle decisioni nette, prima del nuovo tecnico toccherà alla scelta della società, tra Prade e i nomi di Petrachi, Giuntoli e Mirabelli a che punto siamo?
“Il mese di febbraio si chiuderà con Sampdoria, Spezia e Udinese. Dunque la società pensa come priorità al campo, anche perché la speranza è che con una serie di risultati positivi si possa mettere quantomeno in sicurezza la stagione della Fiorentina e dunque arrivare a marzo con più serenità. Credo che Pradè con la scelta soprattutto di Kokorin si sia giocato una carta da dentro o fuori. Non dico che la sua conferma o la sua eventuale non conferma dipenda esclusivamente dal rendimento dell’attaccante russo, sia chiaro. Ma la società credo che vorrà capire come la squadra di Prandelli affronterà questa seconda parte di stagione, compreso l’apporto di Kokorin in fase offensiva. Anche perché il suo è un contratto lungo e in vista proprio del futuro. Il nome di Petrachi viene smentito ripetutamente e seccamente dal club. La sensazione è che comunque la società abbia già in testa quale scelta fare e si attenda un momento più tranquillo per comunicare tutto. In caso di cambio in panchina, il nome di Gattuso è da tenere in considerazione. Ma Commisso più volte ha fatto capire come voglia dare seguito alla legge della meritocrazia e, per questo, Prandelli può ancora giocarsi le sue possibilità col finale di stagione”.
3) Sul campo la partita contro la Samp è importante perché potrebbe rimandare la Fiorentina in piena zona rossa, ci saranno cambiamenti di formazione rispetto alle ultime partite?
“Ribery ha accusato un acciacco ed è in dubbio per la sfida di domenica. Sarà decisivo il test di sabato mattina, dove capirà se potrà farcela o se sarà meglio non rischiare. Prandelli recupera sia Milenkovic che Castrovilli e grandi stravolgimenti non me li attendo, con Borja Valero che potrebbe prendere il posto di Amrabat nel mezzo. In caso di forfait di Ribery, non mi stupirei se vedessi in campo ancora una volta Eysseric”.
4) A gennaio sono arrivati Kokorin e Malcuit, chi si rivelerà più importante in questo girone di ritorno?
“La speranza è legata a Kokorin, perché il reparto offensivo è in difficoltà. Senza Ribery che ha qualche acciacco e con Vlahovic che sta seguendo un percorso di crescita e dunque non può ancora essere sempre continuo nel suo rendimento, è fondamentale che l’attaccante russo entri presto in forma e contribuisca a creare e rendere quel reparto più concreto. Malcuit sarà più funzionale, invece. Può creare superiorità e diventare determinante negli ultimi metri”.
5) Capitolo rinnovi di contratto, qual è la situazione riguardo Vlahovic, Milenkovic e Pezzella?
“Su Vlahovic credo si sia in piena trattativa. Le parti dialogano da tempo e ci sono tutti i segnali affinché si trovi una soluzione che metta d’accordo tutti. Commisso l’ha ribadito: Vlahovic è il presente ma soprattutto il futuro di questa squadra e al suo primo anno da titolare è importante dare seguito. Su di lui sono fiducioso, mentre resto più dubbioso sia su Milenkovic, che credo che a giugno se ne andrà, che su Pezzella”.
BRUTTA NOTIZIA PER LA FIORENTINA, RIBERY SI FERMA ANCORA
Ribery si ferma ancora, contrattura per il francese. Quasi sicuramente fuori contro la Sampdoria