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La Fiorentina è la squadra che amiamo, di tutto il resto ce ne freghiamo

Editoriali

La Fiorentina è la squadra che amiamo, di tutto il resto ce ne freghiamo

Francesco Pistola

16 Maggio · 21:25

Aggiornamento: 17 Maggio 2021 · 00:32

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Firenze, stadio Artemio Franchi, 08.02.2020, Fiorentina-Atalanta, Foto Fiorenzo Sernacchioli. Copyright Labaroviola.com

stanchi di tutto. Ridateci la nostra Fiorentina

In questi giorni è stata una vera e propria bagarre da tutti contro tutti. Dopo la tafazziana o quanto meno inutile, conferenza stampa di Rocco Commisso si è scatenata una girandola di : è colpa tua! No tua! No mia!

Insomma non ci ha capito niente nessuno.

Ad un certo punto qualcuno ha detto anche che era colpa dei tifosi che hanno “infamato” i giocatori. Roba da barzelletta d’Italia. Resa ancora più da barzelletta da questa domenica cine comica.

Scansiamoci! Anzi no vinciamo e salviamo l’onore. Ed anche questa sfida tra partenopei e viola ha assunto i temi tragicomici del buon Fantozzi di villaggio. La verità è che nessuno sa realmente quello che vuole, troppo diviso il tifo fiorentino, troppo divisi gli uomini in società.

Anche oggi il buon Joe Barone si è presentato alle telecamere per fare il magnificat degli italoamericani. Ferito nell’orgoglio per le sue origini ma non per i risultati scadenti della squadra. A volte il silenzio rende nobili gli uomini, ma in America, patria dei talk show, forse non è così.

Firenze da sempre divisa in guelfi e ghibellini, ed in guelfi bianchi, rossi e neri e chi più ne ha più ne metta, si è divisa nettamente anche questa volta. Da quello che leggo c’è una netta distinzione tra i pro Rocco e pro “se semo rotti er…” .

E mentre tutti litigano se far vincere o meno il Napoli, e se il loro modo di pensare sposa più il roccopensiero, oggi è andata in scena una partita falsata dall’inizio. Non tanto per l’arbitraggio ma per gli stimoli.

Cosa vuoi che interessi a Biraghi & co di vincere questa partita, mugugnavano in tanti, ed invece i ragazzi hanno provato a vincerla questa partita. Il rigore per il Napoli c’era sia chiaro, ma la caduta di Rhamani è innaturale ed accentuata. Ma questo viene insegnato nei grandi club, ovvero appena ti toccano in aria, cadi come se ti avessero fucilato!

Una vergogna tutta italiana, che fa dell’arrivismo il solo scopo di vita. Ma questo succede anche in Spagna ad esempio, dove al Barcellona insegnano come cadere in area e fuori area per dare un impressione maggiore all’arbitro e farsi dare il rigore o la punizione che sia.

Vedendo queste immagini, capisco perché questo sport sia denigrato dai giocatori di rugby che fanno un gioco meno meschino è più maschio.

Ma senza voler perdere il Focus sulla squadra, mi viene da sperare che questo scempio volga al termine al più presto possibile, e mi auguro di non lottare più per la salvezza. Questo dovrebbero venirci a dire i vertici della società. Dei loro dissidi con la stampa, a noi tifosi interessa poco. Noi vogliamo la squadra e vogliamo le idee. Vogliamo tornare quelli di sempre, vale a dire una squadra che lotta per i primi sette posti e non per gli ultimi tre.

Basta, siamo stanchi di queste continue lotte intestine, ci mancava solo la società permalosa, che non ammette i propri errori.

Commisso & co, si sentono offesi? Allora è giusto che denuncino chi di dovere, e tornino a fare calcio, per lo show abbiamo già Barbara D’urso in Italia.

A me hanno dato fastidio sia chiaro, le offese che ha dovuto subire il nostro presidente, è inconcepibile chiamare fascista qualcuno nel 2021, così come è inconcepibile fare le solite congetture e luoghi comuni degli italoamericani mafiosi. Ci sono milioni di italiani partiti tantissimi anni fa per l’America che hanno reso onore alla patria, così come ci sono criminali, ma questo succede ovunque. E come se uno dicesse che a Napoli sono tutti camorristi, è un eresia nel 2021 avere ancora questi pensieri beceri ed inutili.

Ma tutto questo non può distogliere l’attenzione del presidente e del suo team, dalla squadra. Personalmente se mi sentissi offeso farei due cose: denuncerei e poi farei parlare il campo. Il presidente invece si è potuto difendere solo con le parole e non con i fatti. Perché di fatti questa squadra ne ha fatti veramente pochi.

È stato un anno disastroso, ed invece di annunciarci una grande rivoluzione calcistica, ci siamo dovuti sorbire un ora e trenta di litigi, che non servono a nessuno. La mentalità va cambiata, basta litigi e guerre inutili, che ognuno facesse il proprio lavoro, i giornalisti gli articoli, ed il presidente la squadra, per vincere però non per perdere, ed uniamoci tutti insieme per uno scopo condiviso.

Perché la Fiorentina è la squadra che amiamo, e di tutto il resto noi ce ne freghiamo!

Avanti Viola!

Francesco Pistola

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