fiorentina spettacolare, paura nel finale
Che bello rivedere la nostra Fiorentina giocare a calcio. Un calcio propositivo, reso spumeggiante dalle folate del folletto argentino, Nico Gonzalez. Questa sera l’argentino si è reso protagonista di una prestazione pregevole, ricca di strappi e di accelerate improvvise, che hanno creato scompiglio nella retroguardia granata.
Gonzalez conferma quanto di buono, fatto vedere già contro la Roma all’olimpico. L’argentino è quell’uomo in più che ti può cambiare la partita, giocate importanti, fisico e potenza nelle sue ripartenze, un mix di garra e tecnica che mancava alla Fiorentina dai tempi di Chiesa.
Non c’è ne voglia male Callejon (che ha fatto comunque una buona partita) ma la sensazione è che, se anche sull’altra fascia si metta un giocatore come l’argentino, allora questa Fiorentina può mettere paura davvero a tanti.
Se Nico Gonzalez ha brillato per la prestazione, c’è ne un altro che ha brillato sia per la prestazione che per il suo amore per la maglia. L’immagine di Dusan Vlahovic che dopo aver segnato la rete del momentaneo 2-0, spinge la mano sul petto, lasciandosi andare ad urla di liberazione, è forse l’immagine che qualsiasi tifoso vorrebbe vedere.
Dusan con quell’esultanza ci ha voluto dire : “Io ci sono, e qui resto”. Con quel goal Vlahovic ha liberato tutti noi, dalle ragnatele degli anni bui appena passati, passando per il risultato falsato di domenica a Roma. Con quel goal e quella esultanza, Vlahovic, ci ha ridato speranza, e la sua mano sul petto, un sigillo di garanzia.
Ma se da un lato possiamo sperare di divertirci quest’anno, da un altro vanno ancora registrate certe dinamiche. Il goal di Verdi nel finale, ci ha riportato agli anni passati, quando dovevamo soffrire fino all’ultimo per godere di una vittoria. La difesa va registrata, alcune amnesie viste contro la Roma più la disattenzione di stasera possono costare care. C’è da dire che la Fiorentina vista stasera dopo aver preso il goal ci è apparsa comunque più organizzata e meno in paura degli altri anni, e Pulgar nei suoi ripiegamenti all’indietro ci ha ricordato un po’ l’Italiano calciatore, che da buon play, tornava spesso in difesa per aiutare.
L’innesto di Torreira può essere oro colato in questo senso. L’uruguaiano ha garra e potenza, e spesso nella sua carriera l’abbiamo visto fare recuperi palla spettacolari. Ecco, con un Torreira in più, con un altro esterno, questa squadra può davvero farci divertire, e perché no, tornare sognare.
L’unico che può trasformare questi sogni in realtà è uno solo, il presidente Commisso. Spetta a lui la parola fine di questi ultimi caldi giorni di calciomercato. Solo lui può tornare ad infiammare una piazza che è spenta, da troppi anni. Quindi avanti presidente, faccia quest’ultimo sforzo, e restituisca a Firenze la facoltà di sognare, basta veramente poco.
Avanti Viola!
Lo scugnizzo viola
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