
Oggi mister Vincenzo Italiano ha parlato in conferenza stampa, in vista di Fiorentina-Lazio, match che andrà di scena al Franchi domani alle ore 20:45. Ecco alcune sue parole:
Il mercato le ha portato due attaccanti di livello, prima la scelta era quasi scontata. Ora quali saranno i criteri?
Sono entrambi due giocatori di livello assoluto, due attaccanti puri. Ne parlavo ieri, Piatek uomo d’area, a Cabral piace anche legare il gioco e abbiamo visto che sa far gol in tutti i modi. Partono entrambi alla pari, chi sta bene ed è più veloce nel capire tutto quello che chiediamo avrà più possibilità, diamo tempo ad entrambi anche se Piatek è qui da qualche settimana. Arrivano da un sistema totalmente diverso, serve calma ma non molto, abbiamo bisogno di finalizzatori. Abbiamo bisogno del loro guizzo. Tutto quello che si è creato in questi mesi è quello che volevamo, abbiamo perso chi finalizzava questo gioco ma sono sicuro che questi due ragazzi avranno voglia di mettersi in mostra, possono darci tanto.
La classifica parla chiara, cosa rappresenterebbe una vittoria in uno scontro diretto?
Sarebbe importantissimo, tutte le gare sono importanti ma dopo le soste le partite hanno delle incognite enormi. Abbiamo fatto 15 giorni con 13/14 elementi. Da due giorni lavoreremo con il gruppo squadra al completo. Non sono alibi, ma quando si sta tanto fermi è un rebus. La Lazio dobbiamo metterla in difficoltà, ha un buonissimo allenatori, conoscete la sua qualità. Giochiamo in casa, cercheremo di vincere, sarebbe tanta roba.
La Fiorentina ha giocato sempre un calcio molto bello, per merito dei singoli, della squadra ed anche di un centravanti con caratteristiche di regista offensivo. Chi tra i due, somiglia di più a Vlahovic per quel tipo di gioco oppure dovrà cambiarlo?
Sin dal ritiro anche con chi ha iniziato a lavorare quest’anno, mi riferisco a Vlahovic, anche con lui abbiamo dovuto lavorare un bel po’ per cercare di mettergli dentro qualche meccanismo che non aveva. Convinto che accadrà anche con i due nuovi arrivati. Qualche situazione diversa, concetti nuovi. Cercheremo di metterli nelle condizioni di entrare subito nei meccanismi, dovranno velocemente aiutare la squadra ed adattarsi. Inutile negarlo, abbiamo perso un grande finalizzatore. Penso che per caratteristiche a Vlahovic somiglia più Cabral, gli piace giocare anche fuori dall’area, venire a legare il gioco. Prendere Piatek quando vuoi riempire l’area di rigore, attaccare il primo palo, situazioni di palla inattiva. Cabral somiglia tanto a chi ora non c’è più. Sono nuovi e arrivano da un qualcosa di diverso per lo sviluppo del gioco.
Piatek non è stato benissimo la settimana scorsa, domani è in grado di giocare dal 1′?
No non è stato bene, ha fatto gli ultimi due allenamenti. C’è lui, c’è Cabral dobbiamo fare le scelte migliori. Vedo grande disponibilità e voglia di entrare subito in sintonia ed aumentare l’intesa con i compagni, domani vediamo. Convinto che daranno l’anima. Vogliono entrare in una squadra che si è mosso bene, grande apporto dalla fase offensiva. Anche da parte loro ci sarà questa smania di essere subito decisivi.
Domani può essere la partita dell’orgoglio del gruppo? Si è parlato poco di chi è rimasto. In che situazione è lo spogliatoio?
La squadra è convinta del lavoro che si sta facendo, fa progressi di settimana in settimana, cresce e sa che lavorando in un certo modo ci si possono togliere grandi soddisfazioni. Inutile nasconderlo abbiamo perso un compagno di squadra importante, chi era decisivo nel nostro gioco ma si va avanti. Il nostro è un gruppo unitissimo, abbiamo lavorato bene e sappiamo che dobbiamo attaccare con ferocia ogni gara. Siamo convinti della nostra forza. Il gruppo ha sempre dimostrato una stima in se stessa, chi fa gol e chi fa gli assist gioisce. Il gruppo non ne risentirà. Arrivano due giocatori forti. Andiamo avanti a testa alta convinti del nostro lavoro.
Da 1 a 10 quanto è rimasto sorpreso dalla cessione di Vlahovic ora a gennaio?
Vi ho sempre detto che ero estraneo a questa situazione, era una questione personale che andava avanti già da tanto tempo, si è conclusa in questo modo. Posso solo mettere dentro e cercare di non far rimpiangere chi è andato via. I due arrivati sono due ragazzi che a vederli lavorare mi danno fiducia, sanno che devono dare tantissimo in una piazza straordinaria e in una squadra dove fino ad oggi le cose stanno andando molto bene. Tutto è tranquillo, lavoriamo bene. Domani test difficile e dobbiamo farci trovare pronti.
Rendimento offensivo di Vlahovic, lei ha chiesto che chiede tanto ai suoi esterni. Almeno fino a che Piatek e Cabral non si adatteranno al suo gioco, chiede di più ai suoi esterni? Come sta Gonzalez?
Gli esterni per me sono due attaccanti insieme alla punta, ad oggi le percentuali al gol non sono altissime ma le occasioni da gol ne abbiamo sempre creato. Mi auguro che si possa aumentare in zona gol la percentuale dei cinque esterni che abbiamo. Sono in grado di essere più decisivi e mettere dentro più gol e assist, sicuro che lo faremo. Sono tutti in crescita, progressi ne stanno facendo. Gonzalez è arrivato ieri un po’ acciaccato, sembra che non sia nulla di particolare, oggi rifinitura penso che sta bene quindi è a disposizione.
“Sono amareggiato e deluso, devo fermarmi a riflettere” ha detto Commisso. Ha avuto modo di parlarne?
Ho parlato con il presidente, abbiamo fatto una chiacchierata, era molto disteso, quando parla con noi, e con i ragazzi, so che ha parlato a lungo con Biraghi. Grandissima vicinanza e voglia di trasmettere carica. Non ci siamo detti altro che continuare su questa strada, penso che queste siano state le parole dette anche a tutto il gruppo. Ci ha spronato a fare il massimo. Felice ed orgoglioso della squadra. Ci ha detto solo di continuare così.
Amrabat è il vice Torreira?
Sì, la coppia lì in mezzo è lui e Torreira. Sono loro che lì dovranno da qui alla fine avere e prendersi la responsabilità di essere il playmaker di questa squadra. Amrabat con caratteristiche diverse può farlo. A partita in corso ha dato una grandissima mano alla squadra. Deve giocare più in verticale ma con il lavoro si migliora tutti. Grossa disponibilità ogni giorno.
Rapporto professionale e umano con Vlahovic, si sente tradito dalla sua partenza?
No, ho sempre detto che con il ragazzo parlavo solo di questioni di campo e di situazioni di questo genere. Niente di tutto quello che ho sempre ribadito. Le uniche cose che ci dicevamo erano quelle di campo.
Quant’è importante aver recuperato Sottil? Come sta e quanto punta su di lui?
Stavo per nominarlo prima. Sono convinto che sia una questione di convinzione, quando sai di poter essere decisivo i numeri e le percentuali di conseguenza crescono. Sottil a Cagliari ha fatto un gran gol. Ne ha avute tantissime altre di queste situazioni, ne avrà anche Ikoné, è forte nell’1 vs 1. Possiamo aumentare i gol negli esterni, e indirizzare le partite. i rifornimenti arrivano, dipende dalla loro voglia di incidere e dalla concretezza. Sottil come gli altri quattro è in grande crescita e spero voglia completarla.
Pradè ha dichiarato che con lei c’è totale condivisione, non avete ancora parlato del rinnovo. Si sente di condividere queste parole?
Ho sentito le parole del Direttore e le sposo in pieno. Sono sei mesi che lavoriamo e che stiamo ottenendo risultati importanti, personalmente a Firenze mi trovo troppo bene e tanto bene, felicissimo di essere qui. La gente è appassionata, nella Fiorentina alcune persone lavorano 24h su 24 per raggiugnere risultati. Ci stiamo conoscendo e l’intesa sta crescendo. In futuro vedremo come si evolverà la situazione.
Come cambiano, se cambiano, le gerarchie per i calci di rigore?
Come ho sempre detto, abbiamo 3/4 rigoristi e durante la gara chi si sente di batterlo ed è convinto di far gol, io non mi metto a discutere. Cabral, Piatek e Biraghi sono dei rigoristi. Ne abbiamo anche altri che sanno tirare bene. Abbiamo aggiunto due rigoristi molto freddi. Abbiamo un bel po’ di tiratori.
Analisi tecnico tattica: Cabral diverso da Vlahovic, l’anticipo sul primo palo è la sua specialità