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Se la Juventus ha falsificato il bilancio per potersi iscrivere al campionato, sarà retrocessione

Rassegna Stampa

Se la Juventus ha falsificato il bilancio per potersi iscrivere al campionato, sarà retrocessione

Redazione

30 Novembre · 11:42

Aggiornamento: 30 Novembre 2022 · 11:42

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Cosa rischia la Juve? Per anni è stato un tormentone che gli stessi tifosi juventini ripetevano a ogni evenienza, per sottolineare una presunta avversione dell’universo-mondo alla loro squadra. Ora, alla luce delle inchieste della procura di Torino e della giustizia sportiva, quella domanda se la pongono davvero. Con loro, anche i sostenitori delle squadre avversarie. E soprattutto se lo domanda il nuovo presidente Gianluca Ferrero, uomo di conti prima che di passione sportiva, chiamato da John Elkann ad “affrontare e risolvere i temi legali e societari che sono sul tavolo oggi”, dopo le dimissioni di Andrea Agnelli e di tutto il cda bianconero.

Dal punto di vista penale, bisogna attendere di capire se gli amministratori indagati e la stessa Juventus (iscritta come persona giuridica) saranno rinviati a giudizio per i reati contestati dai pm torinesi: false comunicazioni sociali, ostacolo alla vigilanza, manipolazione del mercato e false fatturazioni. Sotto la lente della procura sono finiti gli esercizi contabili fra il 2018 e il 2021. In particolare, il ricorso a plusvalenze da calciomercato e la riduzione degli stipendi dei calciatori concordata con una scrittura privata sottoscritta da Andrea Agnelli e dal capitano Giorgio Chiellini (non indagato) il 28 maggio 2020. I termini dell’accordo, secondo gli inquirenti, sarebbero stati differenti rispetto a quelli comunicati. Ma l’interesse dei tifosi e degli appassionati di calcio più che sul procedimento penale si concentra sul parallelo procedimento della giustizia sportiva.

Per quanto riguarda il filone d’indagine relativo alle plusvalenze, in sede sportiva la Juventus è stata già assolta in appello. In base al principio giuridico del ni bis in idem – secondo cui non si può essere giudicati colpevoli per un fatto per cui si è stati assolti – su quel fronte non potranno arrivare punizioni per la Juve. Sempre però, ovviamente, che non emergano fatti nuovi. La procura federale ha infatti acquisito negli scorsi giorni gli atti di indagine dalla procura di Torino, e se da questi emergessero fatti nuovi si potrebbe arrivare per i manager e per la stessa Juventus a un nuovo giudizio, con revoca del precedente. Parallelamente, la procura Figc deve decidere se aprire un nuovo fascicolo con al centro proprio gli accordi fra club e calciatori per la riduzione e la successiva integrazione degli stipendi in periodo di Covid.

Se in sede di giudizio si proverà che la Juventus ha falsificato i dati contabili per potersi iscrivere al campionato, anche solo in una delle tre stagioni prese in esame dall’indagine, potrebbe anche pagare con la retrocessione, come prevede il comma 2 dell’articolo 31 del codice di giustizia sportiva. Questo è uno scenario estremo: per palesi violazioni in tema di plusvalenze, negli scorsi anni a essere penalizzati in termini di punti sono stati solo Cesena e Chievo Verona. A essere contestato potrebbe essere anche il terzo comma, in questo caso per la questione stipendi: “La società che pattuisce con i propri tesserati o corrisponde comunque loro compensi, premi o indennità in violazione delle disposizioni federali vigenti, è punita con l’ammenda da uno a tre volte l’ammontare illecitamente pattuito o corrisposto, cui può aggiungersi la penalizzazione di uno o più punti in classifica”. Lo scrive La Repubblica

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