Lo storico procuratore italiano, Dario Canovi, ha parlato a Radio Bruno il giorno dopo la sfida della Fiorentina contro la Cremonese, queste le sue parole su Dodò, che sta mostrando tutte le sue qualità con prestazioni di altissimo livello:
“Avevo ottenuto dallo Shakhtar il mandato di vendere Dodò, la squadra in cui doveva andare era l’Inter, poi non se ne fece nulla. In 50 anni di calcio credo di aver imparato qualcosa, lui lo aveva visto, è un giocatore intelligente, tecnicamente non si può criticare, c’era già essendo brasiliano, ha la forza, l’intelligenza e la capacità. Ha avuto la bravura di emergere in Ucraina, non poteva non avere successo. Chi è stato in Brasile sa che il calcio è gioia. Io ho avuto la fortuna di avere Tonino Sereso, una della persone più intelligenti conosciuti in vita mia, per loro il calcio è gioco, è festa. Dodò su questo non è differente, esprime la sua nazionalità, è cosi, non c’è niente da fare. Auguro alla Fiorentina davvero di vincere qualcosa. Non vale il prezzo che lo ha pagato la Fiorentina ma molti molti di più”
LE PAROLE DI ITALIANO IN CONFERENZA STAMPA
Italiano: “Che emozione sarà la Curva Viola a Roma. Lech Poznan e Braga ci hanno insegnato tanto”