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Nazione, Franchi? Il Governo nega l’accesso agli atti sui 55 milioni di euro

Rassegna Stampa

Nazione, Franchi? Il Governo nega l’accesso agli atti sui 55 milioni di euro

Redazione

4 Luglio · 09:33

Aggiornamento: 4 Luglio 2023 · 09:33

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Una struttura fissa e una smontabile per arrivare a un totale di 16mila posti allo stadio Padovani. Il progetto di impianto provvisorio in attesa del restyling del Franchi è stato confermato ieri in consiglio comunale dall’assessore allo Sport, Cosimo Guccione rispondendo a un question time di Iv. «Il progetto – ha detto – prevede una struttura fissa che sarà lasciata allo stadio in maniera permanente mentre un’altra struttura sarà smontabile ed è prevista solo ad uso ‘calcistico’ per un totale di 16mila posti. I costi dei lavori, essendo il Padovani un bene comunale, saranno a carico dell’amministrazione». E sempre sullo stadio la giunta Nardella ha punto Italia Viva: una risposta alla conferenza stampa convocata venerdì a Palazzo Vecchio da Matteo Renzi.

Guccione, per farlo, ha scelto una cronistoria delle dichiarazioni di Italia Viva sul Franchi. Come le frasi pronunciate da Gabriele Toccafondi, Maurizio Sguanci e Francesco Grazzini, membri del partito di Renzi: «Contenti che si vada avanti»; i 100 milioni del Pnrr «arrivano anche grazie al nostro lavoro in Parlamento e sul territorio». Non solo: una volta che l’Europa ha sottratto 55 milioni al progetto, «dispiaciuta si è detta anche la consigliera Dardano», allora nella lista Nardella oggi capogruppo in consiglio comunale di Iv. Il match è andato avanti quando Barbara Felleca definisce «non risposte» quelle date da Guccione. Intanto sui 55 milioni del Pnrr sottratti al progetto di restyling del Franchi, Guccione fa sapere che è stato negato l’accesso agli atti dal governo. «Il Comune – spiega – ha ricevuto la risposta dal segretariato generale della Commissione europea. E dispiace leggere che il governo i si è trincerato dietro la possibilità di non divulgazione dei documenti. Le istituzioni possono farlo quando arrechi pregiudizio alla tutela dell’interesse pubblico con riferimento alla politica finanziaria, monetaria, economica, a meno che non ci sia un interesse pubblico prevalente alla divulgazione. Ecco, credo ci sia questo interesse pubblico». Lo scrive La Nazione.

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