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Scugnizzo viola: “La società non ha più alibi. Il frigo è pieno si, ma di chiacchiere. Parisi, che involuzione”

Lo Scugnizzo Viola

Scugnizzo viola: “La società non ha più alibi. Il frigo è pieno si, ma di chiacchiere. Parisi, che involuzione”

Francesco Pistola

29 Gennaio · 13:11

Aggiornamento: 29 Gennaio 2024 · 13:11

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L'esterno mancava da quando si è infortunato Nico. Sapevate che Kouame andava in coppa d'Africa. Si può sapere cosa state aspettando?

Invece di andare a muso duro con i tifosi, sarebbe più opportuno recitare un mea culpa

Fiorentina, un mercato di gennaio da dimenticare: Joe Barone e il frigo pieno che non serve a nulla

La Fiorentina si appresta a chiudere il mercato di gennaio senza aver aggiunto i rinforzi necessari alla squadra, lasciando i tifosi con l’amaro in bocca e le speranze in frantumi. Il direttore generale Joe Barone ha dato il suo contributo alla situazione con dichiarazioni che rasentano l’assurdo, come quando ha affermato che “il frigo è pieno”. Sì, il frigo può essere pieno di alimenti, ma se non sono quelli giusti, a cosa serve? Probabilmente è il momento di investire in qualche manuale di logica.

Italiano è abbandonato alla deriva e il naufragio della Fiorentina diventa inevitabile.

D’altra parte, l’allenatore sembra aver accettato l’amara realtà che nessun rinforzo arriverà a gennaio. È triste vedere un talento come lui costretto a lottare con le mani legate, mentre il suo appello per nuove leve viene ignorato.

La fine di Italiano a Firenze?

Alla luce di questa deludente finestra di mercato, è comprensibile se Italiano inizi a guardarsi intorno per nuove opportunità. Ogni volta che chiede rinforzi, viene ignorato. La sua risposta stizzita a un giornalista che gli chiedeva notizie sul mercato è solo l’ultima testimonianza della sua frustrazione crescente. Forse è giunto il momento di salpare verso una grande squadra, dove il suo talento sarà apprezzato e rispettato. Qualora lo facesse, nessuno potrebbe dirgli niente.

Veniamo al match. Un’ombra di partita falsata dall’arbitraggio.

La sconfitta della Fiorentina è stata ulteriormente oscurata da un arbitraggio scandaloso di Aureliano.

Su Parisi c’era fallo, altro che blocco, quello era proprio fallo.

Su Ranieri andava fischiato rigore, come esposto da tutti i luminari nelle televisioni (una delle prime volte a favore).

Ma in generale, l’arbitraggio è stato fin troppo e  palesemente ad appannaggio dei neroazzurri, poi magari qualche ex arbitro sfigato verrà a farmi la reprimenda, ma io la vedo così e non saranno le vostre inutili parole a farmi cambiare idea.

Forse questa l’Inter è la nuova Juventus? Marotta è il nuovo Moggi? Le domande si sprecano, ma le risposte sembrano sempre più scontate.

Detto questo, parliamo un po’ dei nostri.

Fabiano Parisi e l’involuzione inevitabile.

Fabiano Parisi è diventato il simbolo dell’involuzione della Fiorentina. Una promessa non mantenuta, un talento sprecato. Una storia triste che sembra ripetersi troppo spesso nel calcio moderno. Dopo gli esperimenti di destra, sembra un calciatore involuto. Ha paura di proporsi, e la fase difensiva è un disastro. Non lo colpevolizzo più di tanto per ieri, pure perché almeno per me, quello era fallo.

Ora non sono un tipo molto attento ai numeri, ma penso che gli errori individuali di Fabiano, che hanno portato ai gol per gli avversari siano 6/7. Il ragazzo deve ritrovare la fiducia smarrita, perché rappresenta un grande investimento, e deve liberare la testa dai cattivi pensieri. Serve qualcosa per farlo tornare ai fasti di inizio campionato.

Da qualcuno che ha avuto una serata no, passiamo a qualcuno che a mio avviso invece ha avuto una serata si. Parlo di Beltran, Bonaventura e Martinez Quarta: gli eroi dimenticati.

Mentre il resto della squadra deludeva, questi tre combattevano. Beltran ha pressato chiunque passasse nella sua zona. C’è qualcuno che giura di averlo visto pressare anche il ragazzino entrato in campo per farsi un selfie con Lautaro. Ah, ma come che si trovava lì quel baldo giovincello?

Bonaventura è stato in assoluto il più pericoloso ed il più ispirato. Sfiorando il gol e mancandolo solo grazie ad una prodezza dello svizzero Sommer. Peccato.

Quarta, è inutile parlarne ormai lo cerca anche il PSG è qualcosa vorrà anche dire. Si propone in avanti meglio dei centrocampisti. Crea sempre superiorità numerica, e ieri stava sfiorando anche il suo ennesimo gol. Forse sarò troppo innamorato di questo giocatore, ma ho l’impressione che anche le grandi squadre se ne siano accorte. Se dovesse partire, perdiamo un grande giocatore.

Questi ultimi tre hanno dimostrato il loro valore con una prestazione eccezionale. Meritano un plauso per aver tenuto alta la testa nonostante le avversità.

Nico ma che mi combini? Pure tu!

Quando finalmente Aureliano si era deciso a darci un rigore, mio figlio mi ha detto: “Non voglio guardare”. Ma io l’ho rassicurato subito: “Tranquillo, c’è Nico” E lui: “Ah, giusto

Dopo il rigore battuto in quel modo ci siamo guardati ed all’unisono ci siamo detti: “No, non ci credo, basta. Io me ne vado a letto” Alla fine poi siamo rimasti fino alla fine, come al solito. Non ce ne siamo andati a letto quando perdevamo 4-0 figurati ieri, che tutto sommato si poteva pareggiare tranquillamente.

A dirla tutta nella mia testa ho pensato: “Caro Nico, Sommer è un para rigori, se superi questa prova non c’è ne sarà più per nessuno dal dischetto” E niente, glie l’ho gufato, o semplicemente doveva andare così.

Che altro si può aggiungere? Ah, dimenticavo: L’ingresso in campo di Milenkovic da attaccante aggiunto in stile anni 80. Ha fatto più lui in una manciata di minuti che Nzola in 90 minuti.

Ecco cosa volevo aggiungere, l’ennesima prova incolore di Nzola. Certo, forse proprio ieri ha fatto una delle sue prove più discrete, ma dopo essersi liberato su Devrj avrebbe potuto fare molto di più, e invece siamo sempre punto e a capo.

Poi devo sentirmi dire che su Nzola mi esprimo sempre male e lodo sempre Beltran, ma è così. Beltran corre, Nzola passeggia. Beltran pressa, Nzola sbuffa. Potrei continuare all’infinito, ma non mi va più.

Ecco dopo tutto questo turpiloquio che ha prodotto il mio cervello dopo queste ultime, scadenti, uscite viola, voglio lanciare un appello a Rocco Commisso: è ora di agire!

Rocco Commisso, è giunto il momento di intervenire. Basta interessarsi al mattone e trascurare i problemi calcistici della Fiorentina. È ora di dare un segnale chiaro ai tifosi che continuano a sperare in un cambiamento.

Lo stadio non te lo faranno fare mai. Abbandona questa strada, provaci con i risultati calcistici ad aumentare il fatturato.

Cerca di capire come ha fatto Aurelio De Laurentis a vincere uno scudetto, tre coppe Italia, una super coppa italiana, ed a stare stabilmente in Champions in questi anni senza avere ne stadio di proprietà, ne centro sportivo.

Ti ricordo che anche lui prese il Napoli da un fallimento così come i Della Valle presero noi. Ora tu mi dirai: “Ma io la Fiorentina l’ho pagata 180 milioni, OKKAY???” , lui ha preso il Napoli con 20 euro. Ma è come ha gestito il seguito, che va ammirato.

Fai una cosa, riporta Joe alla Mediacom, e sostituiscilo con qualcuno del mestiere, che male c’è. Tra l’altro lo stesso è un po’ troppo permaloso e nel calcio non serve. Serve qualcuno che porti idee, quelle ci servono come il pane, i litigi con i tifosi, no. Del resto, la Fiorentina siamo noi tifosi!

A PACIENZA È FERNUTA!

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1 commento su “Scugnizzo viola: “La società non ha più alibi. Il frigo è pieno si, ma di chiacchiere. Parisi, che involuzione””

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