Beppe Ursino, ex direttore sportivo del Crotone, ha parlato della sua esperienza nel club calabrese, queste le sue parole a TMW:
La sua storia è legata al Crotone per circa trent’anni. Ha mai avuto la possibilità di andare via?
“Qualche richiesta l’ho avuta. Ma quando ti affezioni alla società e alle persone è difficile andare via. I presidenti non mi hanno mai imposto un giocatore”.
La sua scoperta più bella?
“Sicuramente Bernardeschi”.
Come lo ha scoperto?
“Era ferragosto, ero a casa con mio figlio Graziano e guardavamo la tv. Trasmettevano il reality sulla Primavera della Fiorentina. Noi avevamo bisogno di un esterno, giocavamo con l’esterno alto a destra con il piede invertito. Guardando il reality vidi un ragazzino che calciava con il sinistro: era lui. Chiamai il Presidente Gianni Vrenna e gli dissi che lo avremmo dovuto prendere. Quando lo abbiamo preso e l’ha visto Drago – il nostro allenatore dell’epoca – mi ha detto ‘Direttore, ma che giocatore mi ha preso?’”.
Tra le sue scoperte c’è anche Florenzi.
“Dovevamo prendere Pettinari… ma avevo visto lui in Primavera e così ho detto alla Roma che li volevo entrambi. Con Sabatini ci fu una battaglia bonaria: avevo preso il ragazzo in prestito con diritto di riscatto della metà. Per metterci d’accordo siamo andati a Milano tre-quattro volte senza concludere niente”.
Il calciatore da cui si aspettava di più?
“Pettinari. Era il miglior giocatore del settore giovanile della Roma. Per me doveva arrivare in Serie A”.
IL VIDEO DELLA BEFFA DI NICO GONZALEZ
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