“In testa solo la Fiorentina, senza pensare agli altri”. In poche parole lo slogan viola in vista della partita contro il Napoli è proprio questo. Già, perché con il gol di Koulibaly Firenze sembra essere diventata il centro del mondo del calcio italiano.
Domenica alle 18 gli occhi di tifosi juventini saranno rivolti allo stadio Franchi e si aggiungeranno allo sguardo dei tifosi gigliati. Ed è così che a quattro giornate dalla fine il gruppo di Pioli potrebbe trovarsi arbitro della lotta scudetto. In città, come è prevedibile, il dibattito si è acceso subito.
Cosa è meglio fare? Che atteggiamento avere? Ed eventualmente cosa augurarsi?
Ma così come si è aperto si è anche chiuso, il motivo è semplice. La Fiorentina il suo campionato lo deve ancora giocare e la classifica lo dice chiaramente (meno tre punti dal settimo posto). Il traguardo stagionale è ancora lì.
Il solo punto conquistato nelle ultime tre giornate ha rallentato la corsa all’Europa League. Ed è per questa ragione che la maggior parte del popolo viola di scansarsi non ne vuole proprio sentir parlare. Anche Pioli la pensa alla stessa maniera. Troppo forte la voglia di rivincita dopo una settimana ricca di delusioni e punti persi.
Dagli ambienti del tifo emerge la difficoltà di mettere sullo stesso piano la rivalità. Quella con i bianconeri è storica e ha radici profonde, ma recentemente le battaglie con il Napoli hanno lasciato ferite aperte nei cuori viola. L’ultima, quella più fresca, la finale di Coppa Italia persa a Roma nel 2014. Chiara la posizione dei rappresentanti del tifo organizzato. Queste le parole di Filippo Pucci, presidente dei Viola Club: “È una gara normale per noi, la rivalità con la Juventus ci sarà sempre, ma non dimentichiamoci quello che è successo con gli azzurri in Coppa Italia. Sapere che la Juventus è in lotta per lo scudetto non ci deve interessare e noi dobbiamo solo pensare a far vincere la Fiorentina. Il resto non ci deve interessare, c’è un obiettivo da raggiungere e le motivazioni sono forti”
La Gazzetta dello Sport