
In casa viola la vigilia della sfida contro l’Atalanta è stata guastata dal forfait all’ultimo momento di Sofyan Amrabat: il regista ha dovuto infatti alzare bandiera bianca a causa di alcuni problemi alla schiena che lo metteranno fuori causa almeno per il match di oggi. Eppure la Fiorentina che è pronta ad affrontare lo scontro diretto del Franchi (in caso di successo i viola sarebbero a soli quattro punti di distacco dal sesto posto) ha potuto lo stesso lavorare sotto il segno di almeno due indicatori favorevoli: un giorno in più di riposo in virtù del match spostato al lunedì e una gestione della rosa che anche nella serata di Poznan ha permesso a Italiano di far ruotare buona parte dei titolari.
In Polonia, oltre alla staffetta Gonzalez-Ikoné a inizio ripresa, era assente Martinez Quarta per squalifica e ha avuto modo di riposare per 90’ anche Igor. Logico pensare dunque che tutti e quattro i giocatori si annuncino protagonisti nella sfida di stasera, una gara fondamentale per tenere in piedi l’obiettivo di centrare per il secondo anno consecutivo l’Europa tramite il campionato.
Alla luce di queste indicazioni resta difficile pensare che l’allenatore voglia pertanto attuare una maxi rivoluzione nella squadra di partenza ed ecco che, almeno in difesa, l’undici iniziale sarà di fatto quello «tipo«: davanti a Terracciano, spazio a Dodo e Biraghi sulle fasce con i già citati Martinez Quarta e Igor coppia centrale mentre in mezzo, stante la conferma per l’ennesimo match consecutivo di Mandragora, si dovrebbe rivedere come contro Inter e Spezia il tandem formato dall’ex Toro e Castrovilli.
Qualche dubbio in più invece sulla trequarti e nel ruolo di centravanti: se Gonzalez e Ikoné sulle fasce sembrano quasi certi di un posto, resta vivo il ballottaggio tra Barak (il favorito) e Bonaventura, un po’ come quello che resiste tra Cabral e Jovic, che tuttavia dovrebbe rivedere la maglia da titolare giovedì contro il Lech Poznan. Lo scrive La Nazione
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