Il passaggio di Vlahovic nella Juventus ha suscitato molto scalpore e soprattutto rabbia nei tifosi viola, i quali sono stati in parte consolati dall’arrivo di un nuovo attaccante: Arthur Cabral.
Come riportato dall’analisi tecnico tattica pubblicata su Goalist, il 23enne brasiliano avrà il difficile compito di fare dimenticare il più velocemente possibile l’amaro addio dell’ex bomber viola. Questo giovane attaccante arriva da un inizio di stagione straripante con il Basilea. Il brasiliano ha già collezionato ben 27 gol (14 in campionato e 13 in Conference League) in 30 presenze stagionali tra campionato e coppa, con l’impressionante media di un gol ogni 93 minuti.
La Fiorentina si dispone in campo con un modulo di base di tipo 4-3-3: l’obiettivo principale è la ricerca della verticalizzazione immediata sugli esterni oppure la ricerca diretta della prima punta in profondità. In questo modo si sfrutta la grande velocità presente sia negli esterni bassi, sia negli attaccanti.
Se la verticalizzazione avviene sulle corsi laterali, in fase di rifinitura l’esterno sviluppa 3 tipiche situazioni di gioco:
- Cross diretto alla ricerca della prima punta
- Appoggio alla mezz’ala che arriva a rimorchio
- Cross lungo per il taglio sul secondo palo dell’esterno opposto
Il finalizzatore essenziale di questo sistema è sempre stato Vlahović e i numeri stagionali lo dimostrano, con una percentuale di reti di oltre il 40% del totale della squadra.
Nel momento in cui l’esterno arriva in zona cross, l’attaccante, invece di tagliare subito sul primo palo, decide di attirare su di sé entrambi i centrali avverarsi con un movimento a mezza luna. Facendo questo crea una voragine in mezzo all’area di rigore. Si vuole sottolineare inoltre l’importante intesa che Vlahovic aveva con gli altri giocatori della Fiorentina.
Cabral giocherà allo stesso modo di Vlahovic?
Il giocatore brasiliano arriva da un’esaltante esperienza nel campionato svizzero in cui giocava in un modulo di tipo 4-2-3-1. A differenza del 4-3-3 (modulo con cui gioca la squadra di Italiano) l’attaccante rimane maggiormente isolato.
Al pari di Dusan, Cabral si è dimostrato un attaccante formidabile in area di rigore, molto abile nello smarcamento e nei colpi di testa. Come riproponiamo in questa situazione, la sua specialità è l’anticipo sul primo palo.
Sembra esserci però una differenza tra i due giocatori. Quale? Cabral gioca maggiormente da numero “10”, ovvero in molte situazioni preferisce rinunciare alla ricerca della profondità (situazione molto spesso cercata da Vlahovic), per arretrare e impostare lui stesso l’azione offensiva.
Commisso sorride con la sua Mediacom, premiato con un BBB+. In Italia quasi nessuno come lui