
“Qualcuno vuole costringerci a portare fuori la Fiorentina, è un danno per tutto il movimento viola”. In un incontro con un gruppo di tifosi al Viola Park, il direttore generale Joe Barone torna sulla questione del restyling del Franchi e su dove giocherà la squadra viola durante i lavori. Con una chiusa polemica verso la politica locale: “So che ci sono le elezioni. Votate, il vostro governatore che ha messo le gabbie. Votate, votate che non cambia nulla. Io sono qui per cambiare”. Così riporta LaNazione.it.
STADIO. “Quello che è stato fatto qui (il Viola Park, ndr) eravamo pronti a farlo anche in uno stadio, perché questo non è un plastico, è realtà che resterà alla città, a Firenze. Oggi il valore della Fiorentina è molto più alto. Questo è un bene, un bene che costa tanto. Per gestirlo, senza dipendenti e giocatori, servono 10 milioni l’anno, sono tanti soldi. Qui c’è progettazione, programmazione, visione. Vedo che ci sono nonni, zii, genitori che portano avanti la tradizione viola con i loro nipoti e figli, io sono qui per proteggerla. È una cosa unica. La Fiorentina a Firenze è uno stile di vita e va protetto. La Fiorentina non è il giocattolo di nessuno. Non è il giocattolo della politica e nemmeno di Rocco o di Barone. E’ un movimento molto serio, di tante persone e tanti anni di sacrifici”.
DANNO. “Dove va a giocare la Fiorentina? in diretta (prima di Fiorentina-Torino, ndr) sarò molto duro, perché luglio è lì. Portare la Fiorentina fuori a Cesena o a Modena è un enorme danno alla città e al popolo viola. Eravamo pronti a mettere 300 milioni per fare lo stadio, ma qualcuno ci ha bloccato. Siamo sempre pronti a parlare, ma siamo gente seria”.