Ha del clamoroso quello che sta succedendo in casa Lecco. Il problema relativo allo stadio Rigamonti–Ceppi , non idoneo ai parametri imposti, rischia di estromettere dal prossimo campionato di B la squadra del patron Di Nunno. Gli uffici della Lega B, chiusi nella giornata del 20 giugno, non lasciano spazio a deroghe in tal senso. Dentro o fuori. La questione diventa però ora un’altra.
Il Lecco non ha infatti presentato nessuna domanda per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C. Incredibile ma vero: in caso di esclusione dalla B, il Lecco, che solo tre giorni fa festeggiava la promozione, ripartirebbe dalla D.Il Lecco potrebbe ripartire dalla D solo pochi giorni dopo aver festeggiato la promozione in Serie B. Il motivo è legato al “dettaglio” di non aver presentato domanda di iscrizione in C. La documentazione sullo stadio non può essere presentata oggi 21 giugno, perché già fuori tempo massimo.
Altro particolare non da poco: il termine ultimo su stadio e fidejussione è perentorio. Stando così le cose, l’organigramma della prossima Serie B e della C, potrebbe ricevere uno scossone. Nel caso in cui fosse confermata l’esclusione del Lecco, in B verrebbe riammesso il Brescia, uscito sconfitto dai playout contro il Cosenza con il club di Cellino che, oltre ad aver presentato la domanda di iscrizione in C nei tempi giusti, lo ha fatto anche per la B.
Il Siena, iscritto ma con riserva, attende il parere della Covisoc ma anche in questo caso si va verso l’estromissione: al posto dei bianconeri, in C l’Atalanta U23, prima nella graduatoria dei ripescaggi. Il Pordenone ripartirà dai dilettanti: di conseguenza, riammissione in Lega Pro per il Mantova retrocesso. Lo riporta La Casa di C
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