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Benassi: “Voglio restare alla Fiorentina. Ho rinnovato fino al 2025. Fondamentale avere un’identità”

Moena, stadio Benatti, 28.07.2021, allenamento, foto Lisa Grelloni. Copyright Labaroviola.com

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Benassi: “Voglio restare alla Fiorentina. Ho rinnovato fino al 2025. Fondamentale avere un’identità”

Lisa Grelloni

28 Luglio · 12:09

Aggiornamento: 28 Luglio 2021 · 12:13

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Moena, stadio Benatti, 28.07.2021, allenamento, foto Lisa Grelloni. Copyright Labaroviola.com

Oggi in conferenza stampa si è presentato l’ex capitano dell’Under-21 e promessa del Torino, centrocampista della Fiorentina Marco Benassi:

Un ringraziamento enorme a quelle persone che spesso sono dietro le quinte. Mi riferisco ai due dottori, fisioterapisti chef. Io a loro glielo dico sempre sono come parte della mia famiglia. Quando sono venuti a curarmi mi hanno aiutato tantissimo, qui c’è il livello altissimo. Soprattutto a livello umano. Si dividono in quattro per aiutarti.

Come stai? Ti vediamo lavorare con tutti i compagni… Hai già parlato con il mister hai deciso se può iniziare una seconda vita in viola… 

Ora sto bene finalmente sto dando continuità agli allenamenti. Lo scorso anno drammatico, ho fatto 12/13 allenamenti però ho avuto tre volte lo stesso problema al polpaccio poi al retto. Qui a Firenze prima di andar via ho rinnovato il contratto fino al 2025 e la mia intenzione è quella di restare qui. Ho parlato anche con Pradè non penso ci siano problemi. 

Sei arrivato nel 2017, tanti allenatori. Cos’è una cosa che sottolineeresti con il nuovo tecnico?

La cosa fondamentale qua è quella di cercare un gruppo unito. Dai tifosi ai giocatori, alla società. Magari dare un po’ più di tempo. Si può lavorare bene. L’allenatore ha un’idea precisa. Stiamo cercando già da queste prime partite di metterle in campo. 

Quanto Benassi si schiererebbe titolare?

La cosa più importante per me è già iniziare dando continuità so che partivo dietro. Io lavoro tutti i giorni per trovare un posto da titolare. 

Un giocatore come te, oltre al personale. Chi sono le tue ancore di salvezza?

Hai centrato il punto. Non avevo mai avuto un infortunio situazione anomala. Ringrazio mia moglie ed i miei figli. Non è stato facile. Devo veramente ringraziarli con tutto me stesso. 

Ci sono lavori in corso per il centrocampo se non dovesse succedere niente che valore ha questo centrocampo? Visto le difficoltà che hai avuto ti è mai avuto il rimpianto di Torino?

Il livello del centrocampo è molto alto. Con l’idea del mister possiamo tirare fuori tutte le nostre potenzialità. Ormai è il mio quinto anno, il Torino è stato un’esperienza bellissima. Sto bene i tifosi non fanno mai mancare nulla.  

Italiano sta lavorando molto sulle coppie in allenamento, con chi ti senti maggiormente in competizione? Nonostante ecco la competizione sia sana come abbiamo visto in campo…

Brava la cosa fondamentale che tengo a sottolineare è che tutte le competizioni sono tutte per stimolare a far meglio, per stimolare. Io sono in coppia con Bonaventura, tutti e due siamo schierati come mezzali destre.

Chi ti ha impressionato?

Questi ragazzi hanno fin da subito messo una grandissima voglia, tutti lo hanno fatto. Buone qualità. Come Agostinelli, non so se resteranno fissi in prima squadra. 

Nuovo modo di allenare, ti senti di ricoprire più ruoli a centrocampo…

Oggi esercitazione, il mio ruolo centrocampo a tre mezzala. Da mediano? Non è nelle mie caratteristiche. 

Sei stato il capocannoniere della Fiorentina, che effetto ti fa vedere un giocatore come Vlahovic?

L’anno scorso ho seguito tutte le gare della Fiorentina, l’ho visto crescere ed è esploso. Può diventare un top nel suo ruolo, lavora duro tutti i giorni. 

Cosa cambierebbe se dovesse partire Amrabat? Qual è la sua importanza?

L’ho visto da avversario due anni fa. Ha caratteristiche diverse rispetto a me è più difensivo di me. La sua collocazione va chiesta a lui.

Vorrei tornare sul concetto di identità. La ricerca di un’identità di squadra. Come si trova? E’ la squadra che deve cercare una coesione maggiore?

Penso si trovi dall’insieme di tutti questi componenti, l’idea parte dall’allenatore. Sicuramente dovremmo metterci tutto l’impegno possibile. Fondamentale avere un’identità. Tutti uniti dobbiamo assumerla il prima possibile poi arriveranno i risultati. 

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