Lo scenario descritto è quello di un club in cui l’atmosfera è tossica e i problemi vanno ben oltre lo scontro tra alcuni giocatori più rappresentativi (e pagati) e il loro tecnico. “È stato il peggior ambiente della mia carriera”, ha rivelato un ex giocatore del Toronto. Un’ampia parte del lungo articolo è dedicato peraltro al rapporto tra Bernardeschi e Insigne, che sarebbe tutt’altro che buono: vengono citati parecchi episodi al riguardo. Diverse fonti che hanno familiarità con entrambi i giocatori hanno affermato che i due non andavano d’accordo prima di firmare per il Toronto e che questi problemi sono continuati in Canada: Insigne e Bernardeschi hanno avuto almeno “un litigio esplosivo” la scorsa stagione.
Lo scorso 30 aprile, quando Michael Bradley (l’ex centrocampista della Roma, figlio del tecnico) e Jonathan Osorio erano infortunati, Insigne è stato nominato capitano per la partita contro il New York City. Quando la squadra è stata informata della cosa prima di un allenamento in preparazione del match, Bernardeschi inizialmente si è rifiutato di scendere in campo, hanno detto più fonti che hanno assistito all’incontro.
E ancora: secondo più fonti interne al club, Bernardeschi ha chiesto un nuovo contratto dopo la scorsa stagione, dicendo alla dirigenza che voleva guadagnare quanto Insigne. Una richiesta che è stata respinta, alimentando un clima di gelosie tra i due testimoniato da un episodio più recente. Fonti hanno affermato – racconta ‘The Athletic’ – che Bernardeschi era contrariato dal fatto che Insigne avesse una collaborazione come testimonial dei giubbotti per il marchio OVO di Drake e lui no, così come che l’ex capitano del Napoli fosse andato al media day della Major League prima dell’inizio della stagione 2023 mentre lui no. Insomma, a Toronto non si respira non una bella aria, a dispetto delle tante aree verdi della città canadese.
Se poi ci si mettono a remare contro anche i risultati, unica medicina che risolve tutti i problemi, si capisce perché i tifosi del Toronto sui social ne abbiano per tutti, dagli strapagati italiani che finora non hanno avuto l’impatto sognato, al tecnico Bradley di cui si auspica l’esonero, alla dirigenza del club, definita ridicola.