Al Coni il Collegio di Garanzia decide sul ricorso del Napoli avverso la sentenza del Giudice Sportivo, 3-0 a tavolino più un punto di penalizzazione, confermato anche dal Tribunale Sportivo d’Appello, dopo la mancata presenza all’Allianz Stadium, il 4 ottobre scorso, per sfidare la Juve. Si legge sul sito de La Gazzetta.
Juve-Napoli va rigiocata e il club azzurro recupera il punto di penalizzazione deciso dalle sentenze di primo e secondo grado. Il collegio di garanzia presieduto dall’ex ministro degli Esteri Franco Frattini ribalta il verdetto di Tribunale federale e Corte Sportiva d’Appello e riscrive la classifica. A questo punto bisognerà trovare uno “slot” per la sfida e si fa strada l’ipotesi di giocare il 13 gennaio rinviando le partite di coppa Italia che vedono coinvolte le due squadre, a una settimana dal duello di Supercoppa in programma al Mapei Stadium di Reggio Emilia.
Che l’aria fosse quella di un pronunciamento in direzione opposta rispetto a quello di primo e secondo grado, lo si era capito con la decisione della Federcalcio di non costituirsi nel procedimento per difendere le sentenze della sua giustizia sportiva. Restava la procura generale dello Sport. Ma l’avvocato Alessandra Flamminii Minuto, una dei procuratori nazionali dello Sport, ha espresso un eloquente scetticismo quando ha detto che la Corte Sportiva d’Appello aveva fatto “il passo più lungo della gamba”.
Parole che inevitabilmente hanno pesato anche nel convincimento del Collegio. “Non era una scelta, ma un obbligo – ha sottolineato nel Salone d’Onore del Coni, dove il dibattimento si è svolto in presenza nel rispetto delle norme sul distanziamento – Il Napoli non aveva una neanche una ragione su un milione per sottrarsi alla sfida
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