
Determinante con il calcio di rigore parato a Berardi sullo 0-0 il portiere della Juventus Gianluigi Buffon ha parlato a DAZN dopo la vittoria per 3-1 sul Sassuolo, queste le sue parole registrate da TMW:
“Nel pregara cercavo in qualche modo di mettermi pressione perché se non riesco a fare questo e mi approccio alla gara in maniera serena e disincantata non posso più giocare a calcio. Sapevo che per noi era una partita importante”.
Dispiaciuto di non poter salutare i tifosi allo Stadium?
“Sono stato contento del saluto di due anni fa che è stato bellissimo, sarei stato in difficoltà nel riproporlo. Mi tengo quel ricordo magnifico”.
Può spiegare meglio quel “tolgo il disturbo”?
“Se ho detto questo l’ho fatto in modo umile cercando di far capire che anche se sono alla Juve da 20 anni ho sempre servito tutti come fossi l’ultima ruota del carro. Ho il mio orgoglio e ho il mio modo di intendere la vita e il calcio. Alla Juve ho dato tutto e ho ricevuto di più”.
Che Juve è quella di quest’anno?
“Questa è una Juve forte però alle volte discontinua e questo fa sì che abbiamo perso per strada punti impensabili”.
A cosa è dovuta questa discontinuità?
“Probabilmente alle caratteristiche individuali di ognuno di noi, abbiamo perso cinque punti con Fiorentina e Benevento. Sono partite che prima non perdevamo mai. Con dieci punti in più ti giochi lo scudetto. Contro le grandi squadre abbiamo fatto buoni risultati”.
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