Sul suo canale Youtube Fabio Caressa ha replicato a Lele Adani che lo aveva attaccato nei giorni scorsi: “Noi attraverso il microfono trasmettiamo cultura, parlando di sport. Questo è un elemento molto importante. La rabbia eccessiva, l’insulto non fanno parte di questo mondo, non devono fare parte di questo mondo. Perché, nello sport, come ti confronti lealmente per prevalere così in una discussione devi confrontarti con delle regole di comportamento. Non s’insulta, si cerca di non avere delle idee preconcettuali. Si può non essere d’accordo, si può discutere, ognuno con le proprie armi, con le proprie fonti. Ha una propria idea e la difende. Ma serve rispetto, senza insultare professionalmente. È importante parlare e ascoltare l’altro, possibilmente ascoltarlo, non farsi riferire le cose, e dire ‘non sono d’accordo’. L’insulto perché ha un’idea diversa da te è pericoloso, è un atteggiamento che riporta a momenti molto bui. L’insulto per chi non è d’accordo è veramente il buio. Bisogna stare attenti. Io non ho la pretesa di avere la verità in mano né di educare ma trasmettere un messaggio senza violenza verbale è un elemento importante. Io continuerò con le mie idee sempre con rispetto, mai con maleducazione. E mai con violenza, e mai cercando di annientare il nemico, non l’avversario. Io per fortuna non ho nemici, ho persone con cui discuto. Poi sono Voldemort, colui che non si può nominare. Però da quello che ho visto su internet in maniera conclamata, sono io l’oggetto dell’assalto. E quindi è così, se non è così c’è bisogno di smentirlo. Però quando si attacca qualcuno è bello farlo citando il nome, non è mai bello, ma se proprio lo si deve fare bisogna citare il nome, sennò il coraggio, il lupo, l’ululato, dove sono finiti.”
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