C’è chi dice no, finalmente.
Il “no” più secco ed altisonante, destinato a fare eco in Europa ed in tutto il mondo del calcio, è quello con il quale l’UEFA, a breve, sancirà la definitiva esclusione del Milan dalle coppe europee. Sebbene l’entità delle sanzioni, sia in termini temporali (poiché i rossoneri potrebbe essere estromessi dalle competizioni anche nella prossima stagione) che economici (con una multa il cui ammontare potrebbe raggiungere i 30 milioni di euro), non sia stata ancora resa nota, una cosa è certa: l’AC Milan 1899 non prenderà parte alla prossima edizione dell’Europa League. Uno scenario che, come già anticipato, aprirà alla Fiorentina le porte di un’Europa solo sfiorata sul campo.
Un sogno cullato un intero campionato, che ha (quasi) preso forma a partire dal momento più drammatico della storia viola. Un obiettivo sfumato ad un passo dal traguardo e la consolazione di un ottavo posto (tramutato in settimo) raggiunto grazie alla tenacia, alla dedizione ed alle buone prestazioni di un gruppo composto quasi interamente da ragazzi degli anni ‘90, per la maggior parte alla prima esperienza in riva all’Arno.
Infatti, eccezion fatta per quel Federico Chiesa che già da tempo sta canalizzando le attenzioni dei top club italiani e non solo, anche la crescita dei vari Simeone, Milenkovic, Veretout e Pezzella non è certo passata inosservata. Giovani, belli ma sopratutto bravi. Interessanti e, di conseguenza, ambiti, tanto che la memoria potrebbe tradire quanto si tratta di tenere il conto delle occasioni in cui qualcuno ha bussato al portone di viale Manfredo Fanti… Talvolta semplicemente per una richiesta di informazioni ma, più di frequente, con un bel malloppo da depositare sulla scrivania di Pantaleo Corvino.
Ci hanno provato nell’ordine: Juventus, Napoli ed Inter (solo per citarne alcune), con offerte da capogiro per il figlio d’arte viola, il Marsiglia, con 40 milioni di euro per il Cholito, l’Atletico Madrid, mettendo sul piatto 35 milioni (più l’eventuale ritorno di Savic) per il difensore serbo, ma anche il Lione ed il Borussia Dortmund, disposte ad offrire ben 25 milioni rispettivamente per Veretout e Pezzella.
Offerte allettanti, si, ma accomunante da un comune denominatore: il deciso “no” con il quale la società gigliata le ha rispedite al mittente. L’Europa, con un preliminare da giocare quasi sicuramente a fine luglio, è ormai alle porte ed il raduno, che potrebbe essere anticipato di qualche giorno, pure. La necessità di presentarsi a Moena con una rosa interamente (o quasi) definita e pronta a lavorare agli ordini di Pioli, impone un significativo sforzo sul mercato… E quale miglior modo di iniziare se non mettendo al sicuro l’argenteria?
Gianmarco Biagioni