Stefano Cecchi ha commentato così Celje-Fiorentina a La Nazione: “E’ spigoloso come il cubo di Rubik e iroso come un diavolo della Tasmania, ma certo non si può dire che non senta prepotente il senso dell’appartenenza, non risparmiandosi mai qualunque sia la gara. E se ieri la partita l’ha aperta con un suo gol, forse è una sorta di ricompensa del cielo. Luca Ranieri, ovvero il peso della maglia. Quanto è pesato ciò ieri sera, in una gara dove la Fiorentina ha viaggiato a ritmi più bassi. Una lontana parente di quella luccicante vista ultimamente in campionato. Dimostrando, forse, che cambiando gli interpreti in campo il prodotto calcistico non resta lo stesso. O, forse, che tenere la stessa concentrazione intensa con le stesse motivazioni alte in ogni gara, è cosa difficile, quasi impossibile. Così l’unica cosa certa è che, visto il risultato e vista la caratura tecnica complessiva degli sloveni, la strada verso la semifinale sembra tracciata. Alla fine l’unica cosa che contava ieri sera”.