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Ci pensa la Gazzetta a difendere Vlahovic: “Alla Fiorentina segnava di più perchè batteva i rigori”

Rassegna Stampa

Ci pensa la Gazzetta a difendere Vlahovic: “Alla Fiorentina segnava di più perchè batteva i rigori”

Redazione

8 Maggio · 13:02

Aggiornamento: 8 Maggio 2022 · 13:02

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Mg Torino 06/03/2022 – campionato di calcio serie A / Juventus-Spezia / foto Matteo Gribaudi/Image Sport
nella foto: Dusan Vlahovic

Questo quello che scrive oggi la Gazzetta dello Sport per commentare e analizzare la crisi di Dusan Vlahovic con la maglia della Juventus

“Anche un gigante ha il diritto di essere stanco. Vlahovic, contando anche i minuti di recupero, in stagione ha superato i 3.000 minuti in campo. Più di lui, tra gli attaccanti, solo Joao Pedro, che per il Cagliari è così importante da non poter quasi uscire. DV7 è stato titolare in 32 partite e in quelle 32 partite ha vissuto un paio di vite. Ha cominciato da attaccante emergente del campionato, finisce come perno del futuro della Juventus. Altro mondo.

Guardandolo giocare, la stanchezza non si nota – Vlahovic corre e rincorre, certo non si sottrae al duello fisico – ma è naturale che Dusan non sia al 100%. Non è in difficoltà, ma nemmeno dominante come in altre partite. Da febbraio, del resto, ha giocato oltre 1.000 minuti, non un’abitudine per la Juve, non un’abitudine per Allegri, che con i nuovi acquisti è sempre andato piano. Con Vlahovic no, titolare da subito e titolare per sempre.

Piuttosto, c’è da chiedersi quanto il modo di giocare della Juve lo aiuti a essere lucido in area. DV7 non è Ronaldo, che si risparmia in fase di non possesso. DV7 aiuta la squadra a difendere e costruire e spesso, quando la Juve difende bassa, è costretto ad allunghi, ripartenze, contropiede da lontano. Non una modalità da risparmio energetico.

Gli juventini discutono spesso sui numeri di Vlahovic con Italiano e Allegri. Per farla breve: la media gol era migliore alla Fiorentina ma anche pesantemente condizionata dai rigori. Il dato più significativo, però, francamente è un altro. Vlahovic a febbraio, anche senza rigori, ha tenuto il rendimento che aveva alla Fiorentina: 0,8 gol a partita. Da marzo, è crollato a 0,3. E allora, che succede? Prima domanda: Vlahovic è meno presente in area, tocca meno palloni nell’acquario dei numeri 9? Macché. I tocchi in area sono saliti da 6 (Fiorentina) a 6,3 (febbraio juventino) a 6,7 (marzo maggio). E questo è strano.

Vlahovic, insomma, si fa sentire in area ma non calcia quasi più in porta. Alla Fiorentina tirava 1,6 volte a partita, alla Juve è crollato dai 2,5 tiri di febbraio allo 0,9 attuale. Qui è il problema. E allora, oltre ai sacrosanti ragionamenti sul modo in cui DV7 viene servito – alla Fiorentina l’attacco è più strutturato, mentre Allegri si affida più all’iniziativa individuale – è giusto considerare che Vlahovic fa più fatica di prima a trovare la porta, a vincere un duello individuale per puntare il portiere”

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