“Avevamo solo 30 posti – ha detto il presidente Rocco Commisso in diretta dal Viola Park -, abbiamo portato il presidente della Toscana e poi la Soprintendenza, poi ho detto ad Alessandro Ferrari che prima di partire volevo portare i giornalisti. Prima squadra e poi edifici. Io ho detto che mia mamma mi ha dato una mano destra ed una sinistra, quindi posso fare tutte e due. Sono molto contento e spero che a settembre 2022 sarà completato. Bambini, prima squadra e donne. Programmazione futura? Quando lo saprò ve lo dirò, questo non vuol dire che non abbiamo lavorato. Lo diremo ai tifosi nel momento giusto, un giorno, una settimana o di più. Ve lo dirò al momento giusto. Tiferà per l’Italia? Ieri sera ho mandato un messaggio a Mancini, che ha rinnovato con l’Italia. Sarebbe un bel modello ma come nella vita non posso fare promesse. La Fiorentina non fallirà, questo ve lo assicuro. Questo non vuol dire che non abbiamo speso i soldi, ma siamo ok. Ora vediamo se questo è un business. Non vuol dire che i soldi si buttano via, qui se qualcuno mi vuole bene solo per questo non va bene, se qualcuno mi istiga a fare cose non giuste non va bene. Credo che un po’ di business lo so fare. A un certo punto se i ricavi non si alzano è difficile fare successo qui, questo Viola Park potrebbe aiutarci un po’. Lo stadio forse nel 2026. Dobbiamo andare avanti. Io voglio fare tutto in 2 anni. Il 6 settembre 2019 abbiamo presentato il progetto di Marco per il Franchi, che non ce l’hanno fatto fare. E’ una cosa infinita, io non mi accontento ma devo vivere con la realtà di Firenze e dell’Italia. Oltre alla tifoseria ho sofferto anch’io, qualcuno qui istiga i tifosi a pensarla come loro. Io l’ho detto fin dal primo giorno, la politica vuole comandare. Avete portato avanti 10-15 giocatori, io son qui a proteggere la mia società e chi lavora per la Fiorentina. Non posso dirti che domani si vincerà, credevo che la squadra di quest’anno era più forte di quella dell’anno passato. Questo dai risultati non è successo. Vediamo che cosa succede a Crotone, possiamo arrivare 11° o 12°. L’intenzione è di riuscire a stare permanentemente nella sinistra della classifica e poi andare più in alto, o prima o dopo. Quando qualcuno a criticato, pensate se mi lasciavano far quello che avevamo suggerito. Dove si spendevano 200-250 milioni ora eravamo quasi alla fine con lo stadio, ora vediamo che succede. Il mio obiettivo non è fare i soldi. Vedete i problemi delle altre squadre”.
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