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Conte: “Da giocatore preferivo essere come Antognoni con la Fiorentina che cambiare spesso squadra”

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Conte: “Da giocatore preferivo essere come Antognoni con la Fiorentina che cambiare spesso squadra”

Redazione

19 Settembre · 15:41

Aggiornamento: 19 Settembre 2024 · 15:41

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Antonio Conte oggi allena il Napoli, ma è stata una bandiera della Juventus e un simbolo della società bianconera

A pochi giorni da Juventus-Napoli, il tecnico azzurro Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa della sfida alla squadra del suo cuore, queste le sue parole:

Questa partita arriva troppo presto o è il momento giusto?
“Come detto precedentemente, per tutte le squadre visto che il mercato è finito veramente tardi c’è una fase di assestamento. Tanti giocatori sono arrivati da pochissimi giorni, nel mezzo ci sono state 3 partite poi in tanti sono andati via con le Nazionali. Stiamo lavorando per trovare la giusta quadra. Io amo dire che chi ha tempo non aspetti tempo, ogni partita vale 3 punti quindi dietro a questa ricerca della quadra c’è la necessità di fare buone prestazioni e soprattutto punti perché alla fine varranno.

Mi aspetto continuità, dobbiamo continuare a crescere e non fermarci a pensare a quella che è stata l’ultima partita. Ogni santa partita deve essere un test per dimostrare di essere sulla retta via. Ogni partita per noi rappresenta un test che dobbiamo affrontare con serietà, al di là di chi abbiamo di fronte”.

Per lei ci saranno emozioni particolari nel ritrovare la Juventus all’Allianz Stadium?
“E’ inevitabile, la mia storia parla chiaro. Ho fatto 13 anni alla Juventus da calciatore, sono stato anche capitano per diversi anni ed in cui abbiamo vinto praticamente tutto. Ho avuto la possibilità di fare 3 anni da allenatore in un periodo molto difficile della Juventus e aprendo un ciclo storico che ha portato a 9 scudetti. Faccio parte della storia della Juventus per quello che ho fatto e per quello che ho dato. Da calciatore è più semplice scegliere la propria strada, perché puoi decidere anche di restare per sempre in una squadra come ad esempio Bruscolotti al Napoli, Maldini o Baresi al Milan, Antognoni alla Fiorentina e Totti alla Roma.

Poi inizia la carriera da allenatore e non è possibile scegliere: la carriera mi ha portato in piazze diverse della Juventus. Oggi ho il piacere immenso di allenare una squadra come il Napoli. La storia non può cancellarla nessuno, ovviamente ci sarà emozione nel tornare in quello stadio che ho inaugurato io da allenatore. Sarà emozionante tornarci coi tifosi, perché lo avevo fatto solo nel periodo del Covid. Poi tra parecchi anni, mi auguro tra un bel po’, ci sarà emozione anche a rincontrare il Napoli”.

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