I campanelli d’allarme ne sono scattati sette, tanti quanti i gol incassati dalla Fiorentina nelle cinque partite disputate dall’ inizio della stagione. L’unica sfida in cui la difesa è rimasta inviolata è stata con il Venezia mentre nelle altre partite il muro è crollato, a volte a più riprese. Fra tutti i reparti da correggere in prima fila c’è proprio quello arretrato. Lo ha detto Raffaele Palladino ma non soltanto. È stato anche Robin Gosens a svelare che durante questa sosta è stato fatto un focus soprattutto sulla difesa.
Per questo viene da pensare che Palladino a Bergamo possa decidere di puntare su tre uomini che sono rimasti sempre al centro sportivo a lavorare perché non convocati in nazionale. Martinez Quarta, Luca Ranieri e Cristiano Biraghi al “Viola Park” hanno potuto aggiustare meccanismi e movimenti. Per loro un lavoro particolarmente impegnativo perché tutti e tre lo scorso anno erano abituati alla difesa a quattro di Vincenzo Italiano e cambiare modulo si sta rivelando più difficoltoso del previsto.
In più per Biraghi c’è una modifica ulteriore visto che, tanto più dopo l’arrivo di Gosens, Palladino lo ha utilizzato come terzo di sinistra ed è un ruolo diverso da assimilare e da fare proprio. L’allenatore però non vuole rinunciare a schierare il capitano e per lui ha ritagliato quel settore di campo. Pietro Comuzzo e Marin Pongracic sono stati assenti per diverse sedute perché chiamati rispettivamente dall’Italia Under 20 e dalla Croazia, mentre per vedere l’esordio dal primo minuto di Matias Moreno sembra ancora troppo presto.
Partono un passo indietro mai il loro impegno non è escluso. Sicuramente c’è un muro da rialzare in fretta, a maggior ragione adesso che l’avversario è l’Atalanta e ha frecce più potenti rispetto a Parma, Venezia, Monza e Puskas Akademia affrontate fino a ora. I viola hanno subìto una rete in Emilia, due contro la formazione di Nesta e ben quattro in due partite in Conference League. Con gli ungheresi al ritorno ci sono stati anche due espulsi ovvero Ranieri (fallo da rigore) e Comuzzo per doppia ammonizione. Una situazione da allarme che evidenza le difficoltà.
E un rosso era già stato preso alla prima di campionato da Pongracic, che così ha iniziato il suo percorso in salita in maglia viola. Acquistato per 15 milioni di euro dal Lecce è atteso ad una svolta immediata perché il calciatore ha qualità e l’investimento è stato importante dal punto di vista economico, ma anche lui fino ad ora in carriera ha giocato sempre a quattro. Serve tempo.
A partire è stato invece Milenkovic che teoricamente era adatto anche al modulo attuale. Ieri il direttore sportivo Daniele Pradé ha spiegato che sul mercato c’era anche l’idea di prendere un centrale in più sul mercato, ma alla fine è arrivato Gosens che ha caratteristiche perfette per il gioco viola e a quel punto la rosa è stata considerata al completo.
«L’abbiamo ragionata questa situazione – ha detto il dirigente – prendendo un giocatore come Gosens che aveva caratteristiche diverse e poi pensando di giocare con Biraghi che può fare il terzo a sinistra». Poi ha aggiunto: «Non si deve giocare per forza a tre, a volte in futuro si può giocare pure a quattro. Ma queste valutazioni deve farle sempre il tecnico, non certo la società. Di sicuro abbiamo uomini giusti per giocare in modi diversi. Puntiamo tanto sulla crescita di Comuzzo, senza dimenticarci di Nicolas Valentini, che arriverà il 2 gennaio svincolato dal Boca Juniors». Lo scrive La Gazzetta dello Sport
IL RITORNO A FIRENZE DI COMMISSO
Dall’acquisto dell’appartamento all’incontro con la sindaca Funaro. Commisso è tornato a Firenze