
La gara di sabato sera contro il Crotone non sarà un’ultima spiaggia, e d’altronde Cesare Prandelli non ha ricevuto nessun ultimatum, ma sono i numeri e la classifica a imporre al tecnico viola un netto cambio di passo. Nel colloquio di ieri con il presidente Commisso l’allenatore ha ricevuto nuovamente piena fiducia e si è parlato anche di mercato, ma è chiaro che nell’immediato serve reagire al brutto k.o. di domenica.
I prossimi 180 minuti rappresentano un vero e proprio spartiacque per tecnico e squadra (sabato al Franchi arriva il Crotone poi i viola giocheranno a Torino, venerdì 29, nella prima giornata di ritorno) e anche di questo hanno parlato Prandelli e Commisso. I sei gol rimediati a Napoli, oltre ad aver riavvicinato la zona retrocessione a cinque punti, hanno riaperto vecchie ferite riportando a galla i problemi di qualche mese fa, quando tra le priorità di Prandelli c’era proprio quella di costruire uno spirito di squadra. Con una media punti da 0,90 a partita (frutto di 10 punti in 11 partite) Prandelli sta tenendo un ruolino di marcia inferiore al suo predecessore (Iachini con 8 punti in 7 gare aveva tenuto una media da 1,14) e anche le statistiche della squadra non giocano a suo favore. Con appena 18 gol in altrettante gare quello viola è il penultimo attacco della Serie A, peggio ha fatto solo il Parma, mentre la difesa è scivolata al dodicesimo posto in virtù dei 6 gol al Maradona. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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