Sul sito di Sportitalia, il giornalista Michele Criscitiello ha detto la sua opinione sul caso scommesse in un editoriale: “Se si fanno delle indagini, si scoprirà che il 90% dei giocatori dalla A alla C sono coinvolti nelle scommesse, ma ovviamente in copertina vengono messi i nomi grossi, chi è meno famoso passa in sordina ma quello che fa è lo stesso. Chiaramente i giocatori sono cittadini liberi e, come tutti, possono scommettere tranquillamente su qualsiasi evento sportivo che non li veda coinvolti, per esempio se Tonali scommette 2 milioni su Sinner, non è un crimine ed è un problema solo suo che ci perde del denaro. Le regole federali sono obsolete e la giustizia sportiva non si potrà mai sostituire a quella ordinaria. Pene più aspre per chi scommette sul proprio sport (anni di squalifica) e radiazione se scommetti sulla tua squadra o sul tuo campionato.
Esempio: se Tonali si gioca Benevento-Casertana deve essere squalificato per anni. Se Fagioli scommette su Fiorentina-Udinese va radiato. Invece non cambia mai nulla perché il vero problema sta nel regolamento. Se vuoi limitare tutto non limiti niente.”
Prosegue: “Se un calciatore professionista vuole iscriversi ad un sito deve poterlo fare. Sarà poi il book, dal suo profilo, a bannare la sezione calcio. Stesso discorso con un tennista per il tennis. Non è molto difficile da capire o da attuare ma come sempre preferiamo dire no a tutto ed è la cosa più sbagliata perché la situazione non è controllata e degenera. Bisogna intervenire quanto prima perché stiamo giocando con regole vecchie e datate. Il mondo cambia, il calcio si evolve ma la giustizia sportiva resta ferma agli anni ’70 quando c’era il Totocalcio e per fare una schedina dovevi trovare il punto Snai sotto casa o il tabacchino che ti dava la schedina pre impostata.”