Aurelio De Laurentiis ha rilasciato una lunga intervista in cui si è soffermato anche sulla complicata scelta dell’allenatore del Napoli nel corso della scorsa estate, confermando l’interesse e la volontà di portare in azzurro Vincenzo Italiano. Queste le sue dichiarazioni:
“Il mio errore principale? Non bisogna aspettare tutto quel tempo per mandare via delle persone che vogliono andare via. Se avessi deciso a marzo o aprile o con Giuntoli che da gennaio voleva andare alla Juve…chissà. Quando hai un altro anno non capisci il tradimento, ma quando cominci a capire che da bambino lui voleva la Juve, noi che siamo i nemici speculari della Juve, è come avere nel fegato varie coltellate, ti arrabbi. Questo è stato il mio errore. Sia con lui che con Spalletti che mi ha detto tardi che non sarebbe rimasto”.
Poi ha parlato di alcune scelte riguardanti gli allenatori: “Italiano era pronto a venire, non ho voluto fare un torto alla Fiorentina, poi Thiago Motta non è voluto venire. Tudor voleva due anni e non me la sono sentiva di bloccarmi per l’anno successivo perché avevo capito che l’anno era ormai andato e già immaginavo la famosa ricostruzione. Sì, potevo mandarlo a quel paese a fine anno, ma io sono una persona per bene. Scelsi Mazzarri perché c’è sempre stato feeling e tutti ne hanno parlato bene quando arrivò. Comunque se non avessimo mandato via Garcia, l’unica cosa che forse andava fatta, o se avessimo preso Tudor, non è detto che avremmo fatto un campionato di primissimo livello. Però meglio così, nasce da qui il concetto della rifondazione”. Lo riporta TMW.
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