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De Siervo: “Franchi? Aspettiamo una risposta positiva dal Ministero. La norma c’è, va applicata”

Rassegna Stampa

De Siervo: “Franchi? Aspettiamo una risposta positiva dal Ministero. La norma c’è, va applicata”

Redazione

20 Dicembre · 09:41

Aggiornamento: 20 Dicembre 2020 · 09:41

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Foto presa dal profilo social della Fiorentina

Nel settembre scorso, quando la Camera approvò il Decreto Semplificazioni contenente l’emendamento «sblocca-stadi», l’amministratore delegato della Lega di A, Luigi De Siervo con soddisfazione lo considerò «un grande passo verso l’ammodernamento o la costruzione di nuovi impianti nel nostro Paese». Sono trascorsi tre mesi da allora, ma le criticità che sembravano superate ancora in parte ostacolano il processo di crescita del nostro calcio.

De Siervo qual è lo spirito della lettera che avete inviato ieri al Governo?

«La pazienza è finita. Siamo davanti a una situazione surreale, appare lapalissiano che solo se ci doteremo di nuove infrastrutture potremo competere a livello internazionale e ciononostante, nel nostro amato paese, tutto resta incredibilmente fermo».

Nel documento invocate uno snellimento della burocrazia per agevolare i percorsi di autorizzazione.

«Negli altri paesi democratici del continente, non stiamo parlando di stati autoritari, l’iter burocratico medio ha tempi pari a un quinto di quello italiano. Il calcio non può morire di burocrazia: la norma è stata approvata e ora siamo all’ultima chiamata. Aspettiamo con la giusta trepidazione una risposta dal Ministro Franceschini alla lettera inviata a metà novembre dalla Fiorentina e da Palazzo Vecchio. Con cauto ottimismo confidiamo in una replica positiva».

Come si conciliano le esigenze di ammodernamento con l’istinto di conservazione della Sovrintendenza alle Belle Arti?

«Il rispetto di tutto ciò che è storico non deve impedire di guardare al futuro. Probabilmente dovranno essere mantenuti alcuni elementi caratteristici del vecchio Franchi ma bisogna consentire di trasformarlo in un impianto all’altezza delle aspettative di questo secolo. Il momento è adesso: c’è la norma e va applicata».

Da fiorentino, ci spieghi quali sono i vantaggi di un nuovo Franchi.

«Con un impianto moderno, la Fiorentina avrebbe uno stadio all’altezza delle altre grandi piazze calcistiche. Non va trascurato il fatto che nei nuovi stadi gli episodi violenti sono ridotti dell’80% per i maggiori controlli effettuati. Con una sicurezza superiore aumenterebbe la partecipazione delle famiglie. Impedire ancora la ristrutturazione del Franchi sarebbe miope e stupido».

Addirittura.

«Nuove infrastrutture garantirebbero ricavi continuativi, anche dall’estero e sono in grado di generare un indotto significativo non solo per il quartiere di Campo di Marte. Ne beneficerebbero la ristorazione e l’hotellerie. Del resto il calcio è uno dei pochi prodotti del nostro paese che ci rendono un marchio riconoscibile nel mondo. Soprattutto qui a Firenze dobbiamo saper attrarre anche allo stadio i tanti turisti che visitano il nostro Paese. Ora lo fanno?» Lo riporta il Corriere Fiorentino.

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