
Claudio Giovannini/CGE Fotogiornalismo
Di certo è stato non è stato un mercato che verrà facilmente dimenticato in casa Fiorentina. La cessione di Vlahovic alla Juventus verrà ricordata per diverso tempo, come le polemiche che ne sono conseguite. Le operazioni in entrata sono state quelle che hanno portato a Firenze Piatek, in prestito con diritto di riscatto, poi Ikonè arrivato dal Lille per 14 milioni di euro (più bonus) e Cabral, arrivato dal Basilea per sostituire Vlahovic per la cifra di 15 milioni di euro. In uscita la cessione di Vlahovic per 70 milioni di euro (più 10 milioni di bonus) e Pulgar, che sta andando al Galatasaray in prestito secco fino a fine stagione.
La Fiorentina chiude con un attivo di bilancio di 41 milioni di euro
La squadra è indubbiamente stata indebolita perchè ha perso il capocannoniere del campionato, ma è di certo più completa perchè l’arrivo di Ikonè rende la Fiorentina più completa sugli esterni e anche numericamente nel reparto offensivo dove nel girone di andata Italiano dove poteva contare solo su Vlahovic, considerata l’inadeguatezza di Kokorin mentre oggi può puntare sia su Piatek che su Cabral, veri attaccanti.
Normale, come ha scritto questa mattina il Corriere fiorentino, che Italiano non sia al settimo cielo per aver perso a gennaio, in piena corsa per l’Europa, il proprio giocatore più forte. Ma al tecnico adesso una rosa di tutto rispetto e di grande prospettiva.
Flavio Ognissanti