di Giancarlo Sali
Oggi in esclusiva ai microfoni di Labaro Viola abbiamo avuto il noto giornalista Marco Bucciantini, opinionista fisso di Sky e grande tifoso della Fiorentina.
Ciao Marco, il mercato di gennaio è stato molto dispendioso ma anche altrettanto giovane, è lecito aspettarsi l’arrivo di qualche big già affermato a giugno?
A gennaio la Fiorentina ha comprato tante alternative ai titolari, ha aumentato la profondità della rosa, forse solo Duncan può rubare il posto a Benassi, ma in ottica futura, con Amrabat, Kouamè e la crescita di Agudelo, che nel 3/5/2 soffre, si può considerare il tutto come un’ottima premessa per giugno. La Fiorentina è una squadra che ha avuto 2 fiammate, una con Montella e l’altra con le prime partite di Iachini, vincendo a Milano e Napoli contro due squadre forti però in crisi, ma dovendo dare un giudizio totale è stata fin qui una stagione deludente. Sarà importante ora fare punti contro Sampdoria ed Udinese, e battere il Brescia, per non venire invischiati in zone pericolose di classifica.
La Fiorentina avrà mai un nuovo stadio?
E’ un diritto averlo per 30mila cittadini fissi, e per tanti altri saltuari, ma la classe dirigente non aiuta. Cosa dovrebbe fare? Rafforzare un ponte se è pericolante, raddoppiare un binario se aumenta il traffico ferroviario e così per lo stadio di Firenze, che secondo me andrebbe ricostruito perchè è un’infrastruttura e non un monumento, ovviamente tralasciando le 2 uniche cose che rappresentano un monumento e che sono la scala elicoidale e la torre di Maratona. Oggi le Soprintendenze si perdono invece nei cavilli della politica e della burocrazia. Io sono per ammodernare il Franchi e non farlo marcire.
La rosa della Fiorentina, nuova, giovane e con delle lacune, vale però di più del 14’posto attuale alla pari dell’Udinese. Qual è stato secondo te l’ingrediente maggiore che è mancato?
La qualità di un’identità di calcio, che hanno dato Chiesa e Ribery all’inizio, e la grinta delle prime partite di Iachini. L’infortunio di Ribery ha portato a scendere di rendimento anche Chiesa e Castrovilli. In campo ci sono troppi difensori, perchè il nostro alla fine è un 5/3/2 più di un 3/5/2. Questa identità di gioco e di calcio ce l’hanno per esempio squadre come Bologna, Sassuolo e Verona.
Ieri Pradè ha parlato di un mercato fatto anche in ottica di mostrare ai calciatori come la Fiorentina possa diventare un punto di arrivo e non più di partenza per i propri atleti. Quanto tempo ci vorrà secondo te perchè la piazza di Firenze diventi un punto d’arrivo anche per giocatori già forti?
Neanche il Manchester United ed il Real Madrid rappresentano ormai dei punti di arrivo per i giocatori, in un calcio dove spostando gli uomini nelle squadre guadagnano tutti: i procuratori, i calciatori stessi e le Società attraverso le plusvalenze. Siamo arrivati ad punto in cui il calcio lavora come i corrieri espressi, per questo te li devi saper creare da solo i talenti giovani che si sentano a casa propria e che sviluppino un senso di appartenenza verso Firenze, come può accadere ad esempio per i nostri giovani Chiesa e Castrovilli.
Concludendo ti aspetti un allenatore maggiormente di nome, rispetto a Iachini, per la prossima stagione, che vedrà la Fiorentina partire con obiettivi ben diversi da quelli di quest’anno?
Io ero per Marco Rose all’inizio di quest’anno, che col Salisburgo ha vinto tutto fin dalle giovanili e che ora al Borussia M’gladbach è in zona Champions. Per l’anno prossimo punterei su uno tra De Zerbi e Juric, due allenatori emergenti che sanno dare un’identità di calcio e di gioco alle proprie squadre.