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Esclusiva Guetta: “Voto al mercato 7,5 perché c’è programmazione, Amrabat non è una bocciatura per Pulgar”

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Esclusiva Guetta: “Voto al mercato 7,5 perché c’è programmazione, Amrabat non è una bocciatura per Pulgar”

Giancarlo Sali

1 Febbraio · 16:44

Aggiornamento: 1 Febbraio 2020 · 16:49

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di Giancarlo Sali

Oggi in esclusiva ai microfoni di Labaro Viola abbiamo avuto la voce storica della Fiorentina, nonché direttore del Pentasport di Radio Bruno, David Guetta. Con lui abbiamo fatto un’analisi del calciomercato invernale della Viola, senza tralasciare l’argomento big match di domani allo Juventus Stadium.

Ciao David, dunque Amrabat e Kouamè per il futuro, Igor, Duncan, Agudelo, oltre a Cutrone, per il presente: che voto dare al calciomercato della Fiorentina e perchè?

Il voto è 7,5 ed il motivo sta nell’idea di programmazione che questa tipologia di campagna trasferimenti ha messo in evidenza.

L’insistenza con la quale Pradè è riuscito a vincere la concorrenza di Napoli ed Inter su Amrabat, rappresentano per te una bocciatura per Pulgar?

No, perchè sono due giocatori completamente diversi. Amrabat è più fisico, mentre Pulgar, al netto del mercato estivo, secondo le idee di Iachini sarà il regista di una Fiorentina che avrà come mezzali nella prossima stagione proprio Castrovilli ed Amrabat.

Kouamè, Cutrone e Vlahovic rappresentano potenzialmente un attacco fortissimo per la compagine gigliata dei prossimi anni?

Molto potenzialmente perché, a parte Cutrone, gli altri 2 devono sapersi affermare come numero di goal realizzati. E poi non dobbiamo dimenticarci di Chiesa e Ribery, con quest’ultimo ancora fortissimo e che quando rientrerà tornerà tra i titolari della Fiorentina.

Quanti rimpianti dovremmo avere invece per i no ricevuti da Paquetà e da Criscito?

Io credo che per Paquetà non ci sia mai stata una vera e propria trattativa, bensì è stata una delle idee di mercato dell’ultima ora, ma senza nemmeno parlare con il calciatore. Su Criscito mi stupisco che all’inizio fosse propenso a dire di sì, salvo poi rifiutare l’offerta della Fiorentina. Credo che l’orgoglio di genoano abbia prevalso sopra ogni cosa.

Chiudiamo con la partitissima di domani: quante possibilità ci sono di far risultato a Torino, nonostante le tante assenze?

A me questo Juventus-Fiorentina mi ricorda tanto quello del 74/75, con la Juventus anche quella volta favoritissima e noi praticamente battuti in partenza, ma la gara finì invece 0-0. Era la Fiorentina di Rocco ed il nostro portiere Mattolini parò anche un rigore ai bianconeri. Era la Juve che avrebbe vinto poi lo scudetto ma che al ritorno a Firenze perse per 4-1. Speriamo in un pari anche per domani.

 

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