La Fiorentina è (nuovamente) in difficoltà. Dopo un (brevissimo) periodo positivo, condito dalle 3 vittorie consecutive tra Lazio, Genoa e Inter, i Viola di Palladino sono tornati a perdere. Ma a preoccupare non sono tanto i risultati, né la classifica, che vede la Fiorentina ancora ancorata al sesto posto: il problema sono le prestazioni anonime fornite dai gigliati, senza né spirito né carattere.
Se a San Siro era lecito perdere, contro Como e Verona sono arrivate due vere batoste, che hanno nuovamente messo a nudo tutti i difetti della Fiorentina. Le occasioni create si contano sulla punta delle dita, mentre i gol segnati sono addirittura 0. E gli avversari erano praticamente le peggiori difese in Serie A, contro cui hanno segnato quasi tutti in questa stagione.
E adesso? Il calendario non è certamente un alleato di Palladino. Il prossimo avversario sarà il Lecce di Giampaolo, disintegrato per 6 a 0 all’andata al Via del Mare. Ma dopo i salentini, la Fiorentina andrà incontro a un marzo di fuoco: nell’ordine, i viola affronteranno il Napoli, la Juventus, l’Atalanta e, a inizio aprile, il Milan. Un vero e proprio tour de force, soprattutto se si considerano anche gli ottavi di finale di Conference League, una doppia sfida da non sottovalutare minimamente contro i greci del Panathinaikos (6 marzo ad Atene, 13 marzo a Firenze).
Insomma, marzo ci rivelerà cosa vuole essere la Fiorentina da grande. Con o senza mister Palladino.