di Marco Collini
Oggi ai microfoni di Labaroviola.com abbiamo raggiunto il direttore generale della Reggiana Vittorio Cattani, in previsione dell’amichevole in programma oggi pomeriggio alle 18 allo stadio Artemio Franchi.

Buongiorno Vittorio, com’è nata l’idea dell’amichevole con la Fiorentina?
“Vantiamo nel nostro staff alcuni elementi provenienti dalla vostra regione, nonché il nostro tecnico Alvini. Non ho avuto contatti diretti con la dirigenza viola, ma ci ha pensato il nostro da (Doriano Tosi ndr.) ad intavolare il tutto. Oggi è un premio per la nostra società ed i tifosi”.
Il vostro percorso nel precampionato vi porta su un campo storico. Come vi ponete verso questo impegno?
“La nostra vittoria è essere presenti. Per la gara di oggi abbiamo qualche defezione relativa ai carichi di preparazione molto intensi in vista del ritorno in cadetteria. Speriamo che Ribery e soci si conservino per il campionato e non ci facciano troppo soffrire”.
In questa sessione di mercato avete acquisito in prestito dalla Fiorentina il portiere Cerofolini. Come si sta inserendo?

“Michele è il profilo perfetto che cercavamo. Un ragazzo giovane di talento ma con già un paio di esperienze nei pro, ragazzo educato e di valori. Quest’ultima è una dote che la nostra società cerca sempre nei profili da acquistare”.
Dopo questa amichevole come proseguirà la vostra preparazione?
“Avremo ancora un’amichevole in settimana prima dell’avvio ufficiale. Settimana prossima comincia la Coppa Italia la quale ci vedrà di fronte nel girone al Monopoli e al Modena, in un derby da non perdere”.
La Reggiana viene da un recente fallimento, che tanto ricorda quello vissuto dalla Fiorentina. Ci racconti come ne siete usciti?
“Siamo ripartiti dalla D, la volontà di una cordata di imprenditori locali ha fondato la Reggio Audace, il presidente Luca Quintavalli ci ha guidato da subito in una stagione che doveva essere di ripartenza. Il destino di ha messo in in girone di ferro dove abbiamo trovato il Modena come rivale agguerritissima. Il gruppo che si è creato a Reggio Emilia ci ha permesso di accedere al Playoff, per poi esultare con la meritata promozione”.
Dicevamo in panchina del toscanaccio doc Alvini. Ci tracci il suo profilo?
“Il mister è un sanguigno, ha lasciato la sua impronta da subito per il gioco che propone e fra gli addetti ai lavori si è guadagnato la definizione di ‘piccolo Gasperini’. Il fatto ci riempie d’onore per essere paragonati fenomeno Atalanta. Quest’anno pensiamo alla salvezza, saremmo contenti anche se essa arrivasse all’ultima giornata”.