La rivista FourFourTwo ha pubblicato la classifica dei migliori 50 allenatori del momento, sono presenti tanti italiani e molti tecnici della Serie A. L’allenatore della Fiorentina Vincenzo Italiano si è piazzato al 22esimo posto di questa particolare classifica.
1° Pep Guardiola: Non poteva che esserci lui al primo posto. Ha rivoluzionato il calcio con il suo Barcellona, ma è stato in grado di rinnovarsi costantemente. Intuizioni geniali, gioco spettacolare ovunque sia andato, ha segnato l’epoca moderna in fatto di allenatori, venendo considerato da moltissimi il migliore di tutti i tempi. Capace di vincere il Treble prima con il Barça e poi con il Manchester City, ottenendo la prima Champions nella storia dei Citizens. Sembra essere come il vino: più invecchia, più è buono.
2° Jurgen Klopp: La testimonianza di come lavoro, costanza e perseveranza diano i propri frutti. Con tempo e dedizione ha raggiunto traguardi straordinari in qualsiasi club sia andato. Fu così al Dortmund, è stato così al Liverpool, dove ha vinto una Champions ma soprattutto è riuscito a riportare ad Anfield la Premier League dopo un’infinità di tempo. Ha fatto divertire, ha valorizzato i calciatori, è stato per i Reds tutto quello che si può desiderare da un tecnico. Al termine della stagione l’anno sabbatico, il grande interrogativo è: quando tornerà, da quale squadra ripartirà?
3° Xabi Alonso: Avere come allenatori Guardiola, Ancelotti, Mourinho, Benitez e Del Bosque nella carriera da calciatore lo ha sicuramente agevolato. Lui ha avuto la capacità di mixare il meglio di tutti e diventare, nonostante la giovanissima età, un allenatore rivoluzionario. Una striscia di imbattibilità storica col Bayer Leverkusen, ha interrotto la maledizione delle Aspirine portandoli a vincere il primo storico campionato. E potrebbe bissare in Europa League… Il tutto con un calcio fluido come pochi se ne sono visti.
4° Carlo Ancelotti: Ciò che continua a sorprendere è la sua capacità di modellare le idee in base alla squadra a disposizione, oltre a possedere incredibili umiltà ed empatia nonostante abbia vinto tutto e tantissimo in carriera. Dopo i successi al Milan, al Chelsea e al Psg, è arrivato al Real Madrid facendogli vincere la Decima, un obiettivo che sembrava ormai irraggiungibile. Le poco positive esperienze con Napoli ed Everton, per poi tornare ai blancos e far risorgere di nuovo il club, riportandolo al successo in Spagna e in Europa.
5° Unai Emery: Quando ha lasciato l’Inghilterra dopo la disfatta dell’Arsenal, era difficile immaginare un suo ritorno al vertice. Eppure ha trasformato il suo minimo storico in una solida base di ripartenza. Negli anni a venire con Villareal e Aston Villa il suo coronamento: club di medio livello elevate dalla sua capacità nel trasformarle in squadre più grandi, con il suo blocco centrale e la grande efficacia offensiva tramite le ali. Col Sottomarino Giallo Emery è stato tutto ciò che ci si aspettava dall’Arsenal. E ora il Villa è esattamente lo stesso.
6° Mikel Arteta
7° Simone Inzaghi: Che avesse capacità non comuni lo si era visto già alla Lazio. Buttato nella mischia in una situazione difficile, ha fatto esprimere ai biancocelesti un calcio bello e funzionale, portando a casa anche alcuni trofei. Decide di uscire dalla comfort zone, accasandosi all’Inter in una fase non semplice. Gioco che, col lavoro, è costantemente migliorato, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: una finale di Champions League giocata, poi le vittorie in Coppa Italia (due), in Supercoppa Italiana (tre) e lo Scudetto conquistato aritmeticamente nel derby contro il Milan lo scorso 22 aprile.
8° Luis Enrique
9° Diego Simone
10° Julian Nagelsmann
11° Eddie Howe
12° Roberto De Zerbi
13° Abel Ferreira
14° Thomas Tuchel
15° Sebastian Hoeness
16° Ruben Amorim
17° Ange Postecoglu
18° Didier Deschamps
19° Michel
20° Arne Slot
21° Imanol Aguacil
22° Vincenzo Italiano: La Fiorentina è stata costruita a immagine e somiglianza del suo allenatore: Bene in fase di costruzione ed ambiziosa in attacco. Dalla guida dello Spezia verso la promozione, mantenendolo nella massima serie e poi il percorso con la Viola, con finali di Coppa sia in Europa che in Italia. E quest’anno potrebbe ripetersi in Conference League.
23° Thiago Motta: Inizia il suo percorso da tecnico nel 2018 con le squadre dell’accademia del PSG, da lì in poi la crescita è stata tanto graduale quanto esponenziale, diventando uno dei giovani allenatori più interessanti d’Europa. Il Bologna si avvicina alla qualificazione per la Champions League in questa stagione. Dalla famosa citazione del 2-7-2 ad un gioco dominante e propositivo, che coinvolge tutti sia dal punto di vista tecnico-tattico che emotivo. Il suo futuro resta avvolto nel mistero: tante le big, Juve compresa, che lo cercano.
24° Andoni Iraola
25° Gian Piero Gasperini: Con la sua Atalanta è riuscito ad incantare, grazie ad un gioco moderno e alla valorizzazione di giovani o di talenti dal grande potenziale ma ancora inespressi. Indimenticabili le vittorie contro il Liverpool ad Anfield, ma anche le gare di Champions League con l’approdo alla semifinale nell’edizione del 2020 sfiorato. Non è ancora riuscito ad alzare un trofeo con i bergamaschi, ma quest’anno giocherà la finale di Coppa Italia e potrebbe approdare in finale di Europa League.
26° Xavi Hernandez
27° Marco Rose
28° Gary O’Neil
29° Edin Terzic
30° Ivan Juric
31° Eric Roy
32° Adi Hutter
33° Roger Schmidt
34° Thomas Frank
35° Massimiliano Allegri: L’inizio sorprendente al Cagliari, il passaggio al Milan con cui vince lo Scudetto nel 2011. Nello scetticismo generale prende il posto di Antonio Conte sulla panchina della Juventus nel 2014, e in 5 anni fa ricredere tutti. Vince 5 volte la Serie A, 2 volte la Supercoppa e 4 Coppe Italia. Oltre a ciò, raggiunge due finali di Champions League. Nel 2021 torna in bianconero, con un rendimento fatto di alti e bassi.
36° Erik ten Hag
37° Marco Silva
38° David Moyes
39° Ernesto Valverde
40° Tite
41° Luciano Spalletti: Le parentesi vincenti alla Roma, in mezzo l’esperienza allo Zenit in Russa. Poi l’approdo all’Inter, riportando i nerazzurri in Champions League dopo anni di latitanza. Infine il Napoli, dove è riuscito nell’impresa di conquistare lo Scudetto a distanza di 33 anni. Una consacrazione che lo ha portato ora a diventare ct dell’Italia: guiderà gli azzurri ai prossimi Europei.
42° Peter Bosz
43° Gareth Southgate
44° Mauricio Pochettino
45° Sergio Coinceçao
46° Frank Schmidt
47° Kieran McKenna
48° Stefano Pioli: Dopo le ottime esperienze tra Bologna, Lazio e Fiorentina, la consacrazione al Milan. Ha ereditato una situazione non semplice, portando i rossoneri a rivincere uno Scudetto dopo 11 anni e a giocare la semifinale di Champions League nella passata edizione.
49° Roberto Martinez
50° Christian Streich
Lo riporta TuttoSport.
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