L’ex portiere della Fiorentina ha presentato ai microfoni del Pentasport di Radio Bruno Istinto puro, la sua autobiografia che uscirà a breve nelle librerie italiane. Queste le sue parole:
Sul suo libro: “Durante il Covid ho fatto molte live, dirette e interviste. Questo mi ha portato a pensare di scrivere una mia autobiografia, raccontando la mia storia, da quando sono nato a oggi. Grazie a Minerva, ho avuto l’opportunità di farlo e dopo un bel po’ di mesi l’ho conclusa. Ci sono anche degli aneddoti, cose che non ho mai detto, tra cui anche i motivi per cui sono andato via da Firenze, perché non ho mai parlato dei dettagli che mi hanno portato a lasciare la Fiorentina. La prima presentazione ufficiale del libro verrà fatta a Firenze, al Viola Park insieme a 6 miei ex compagni.”
Poi parla della sua storia e sulle difficoltà dopo l’infortunio: “Sono arrivato a Firenze quando avevo 25 anni, ero già maturo. La piazza era calda con obiettivi nuovi, era la piazza giusta. A gennaio ero il miglior portiere del campionato per media voto, eravamo un gruppo straordinario. Poi, mi crolla il mondo addosso: mi rompo il ginocchio, salto il mondiale e la mia carriera viene messa in discussione. Avevo paura, molti dubbi e mi sono trovato in difficoltà. Baggio mi ha salvato con la sua chiamata, mi ha aiutato tanto e mi ha fatto piano piano riprendere in mano la mia carriera parlandomi del buddismo e di come lui stesso si era ritrovato.”
Flachi: “Vendere Nico Gonzalez a una diretta concorrente come l’Atalanta ti indebolirebbe molto”