Dopo il minuto di silenzio in onore di Papa Francesco il Cagliari parte alla carica come un disperato, per allontanarsi dalla zona retrocessione, che è (e resterà alla fine) a 5 punti. Subito angolo di Viola e una serie di cross poco incisivi. Ma al 7′ la sblocca: su tiro cross violento di prima classe dell’angolano Luvumbo, di esterno sinistro, ribatte De Gea in area, piomba sulla palla Roberto Piccoli e segna di sinistro, nono gol in stagione in A per l’ex atalantino, undicesimo in assoluto nel 2024-25. Poco dopo il Cagliari va vicino al raddoppio: palo di Zortea da destra, tutto solo in discesa libera.
Fiorentina forse demoralizzata dal caso Kean, però non reagisce. Finché trova al 14′ una punizione dalla trequarti: Mandragora, solito tiratore scelto, becca il palo. Al 27′ occasione per Gud che spara di destro dopo azione personale, para Caprile, e poi Dodò non riesce a chiudere, fermato da Prati.
Al 34′ è ancora Mandragora a ciccare la mira, spara altissimo dal limite. Ma dopo 2′ si rifà: sempre Rolando al centro finta il tiro e apre a sinistra per l’accorrente Gosens e il tedesco di esterno sinistro non sbaglia: 1-1. Si fa male alla coscia destra il colombiano Mina ed entra
Palomino. Poi allo scadere fallo su Luvumbo in area di Pongracic. L’arbitro fischia rigore. Il Var lo richiama, lui lo rivede, e si nota che l’angolano cerca il viola in scivolata col piede destro. Penalty annullato. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.