La Fiorentina che domani sera affronterà l’andata dei quarti di finale di Conference League in casa degli sloveni del Celje sarà molto diversa da quella vista nelle ultime uscite in campionato. Addirittura con solo tre/quattro “sopravvissuti” rispetto alla trasferta di sabato con il Milan. Potrebbe essere una sorta di rivoluzione con il sapore della grande occasione per tutti coloro che ultimamente hanno avuto meno spazio e che adesso trovano sulla loro strada la maniera giusta per mettere il timbro su una sfida importante nel cammino di Conference.
In avanti, secondo la Rosea, ad ora l’ipotesi è quella di dare spazio a Beltran e Zaniolo e concedere un po’ di riposo a Gudmundsson e ancor più a Moise Kean che ha sempre fatto gli straordinari. L’attaccate italiano, in un momento di forma strepitosa, può diventare la mossa strategica nel caso in cui la gara non venisse sbloccata nei primi sessanta minuti. La speranza viola è quindi quella di non vederlo sul rettangolo verde, però, in caso di bisogno, sia lui che Gud sono pronti a fare il proprio ingresso perché, come dice Raffaele Palladino, chi entra è importante quanto (o addirittura di più) di chi gioca dall’inizio.
A centrocampo spazio a Yacine Adli in mezzo, con Richardson e uno fra Mandragora e Folorunsho con quest’ultimo che questa volta sarebbe chiamato a fare la mezzala, ruolo da lui preferito per le sue caratteristiche. In difesa certa la presenza di Comuzzo dall’inizio così come l’assenza di Pablo Marì che non è inserito nella lista Conference. Confermati Pongracic e Ranieri, proprio come Parisi esterno a sinistra, mentre è possibile che Dodo riposi dall’altra parte per lasciare spazio a Moreno. Il terzino brasiliano, che praticamente non ha alternative di ruolo in rosa dopo la partenza di Kayode a gennaio, potrebbe rifiatare. Incertezza anche in porta: non sarebbe stata ancora presa una decisione fra Terracciano e De Gea. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.