Aveva parlato di una “serata storta” di quelle che possono capitare a chiunque scrive oggi La Gazzetta dello Sport. Andrea Pirlo in riferimento alla prestazione di capitan Bonucci, l’altra sera nel dopopartita del 3-0 rimediato dalla Fiorentina allo Stadium. Ma la serata storta non è stata solo la sua. Tanti, troppi errori piccoli e grandi – commessi dal direttore di gara, il trentasettenne romano Federico La Penna. Una valutazione negativa della gestione nel suo complesso, pregiudicata in particolare da alcuni episodi, che in tutta probabilità lo porterà ad essere escluso dalle designazioni della prossima giornata, subito dopo la breve pausa natalizia tra la quattordicesima e la quindicesima giornata.
Le rimostranze sulla direzione in campo erano scattate subito verbali e non – il vicepresidente della Juventus, Pavel Nedved, aveva lasciato polemicamente il suo posto allo Stadium a partita in corso, poi seguito dal chief football officer juventino Fabio Paratici – con il tecnico bianconero che dopo il fischio finale aveva commentato: «L’arbitraggio? Giusto il rosso a Cuadrado, ma poi ci sono stati anche episodi a nostro favore che hanno visto tutti. Dopo 10’ sotto di un gol e di un uomo non puoi parlare di tecnica o tattica. Se poi fossero restati anche loro in 10 e ci fosse stato assegnato un rigore sarebbe stata un’altra partita».
L’errore da matita blu, ripercorrendo i 90 minuti di martedì, viene considerato il mancato secondo giallo al 50’ a Borja Valero, che appena ammonito, si era reso protagonista di un’entrata decisamente fallosa per Bentancur. Lo spagnolo però resta in campo secondo il giudizio dell’arbitro e a prendere contromisure è il tecnico viola Prandelli che sostituisce Valero con Pulgar per evitare pericoli. Ma non c’è solo questo nel quaderno nero della serata di La Penna: nonostante il Var lo aiuti a correggersi, l’aver giudicato solo da giallo l’intervento di Cuadrado, al 16’ su Castrovilli, resta un errore che avrebbe decisamente potuto evitare. Poi chiari sbagli di confusione, come il fallo invertito nel contatto Chiesa-Castrovilli con la punizione data a favore della Juventus quando è l’ex viola ad andare sull’avversario a palla sfilata. Non solo, ci sono anche i due rigori reclamati dai bianconeri. Il primo al 58’ con Castrovilli su Cristiano Ronaldo all’ingresso in area e il secondo, decisamente più evidente al 77’ per il fallo di Dragowski su Bernardeschi. Episodi giudicati dal campo su cui il Var Mazzoleni non è intervenuto, anche se il secondo appare più il frutto di un chiaro errore di lettura che avrebbe potuto indurre a una review che invece non c’è stato.