Una sola indicazione sulla formazione: in porta De Gea. Il resto è avvolto in una nube di pretattica che nel 2025 lascia un po’ il tempo che trova. Di sicuro ci sarà un’ampia rotazione: «Dodò e Kean sono tra i giocatori con più minuti nelle gambe, vedremo se li utilizzerò – spiega il tecnico – Per individuare i titolari contro il Celje terrò conto di ogni aspetto, anche del contributo di chi finora è stato impiegato meno, trovando spazio magari proprio in Conference e spingendo la squadra avanti in questa competizione. A prescindere dalle mie scelte, sappiamo che il Celje è una squadra tecnica, non legata a un modulo, che segna tanto e vuole avere il pallone tra i piedi il più possibile.
Serviranno grande energia, spirito, fame. Per me e per il club è motivo di grande orgoglio essere nei quarti. Ci teniamo ad arrivare in fondo e serve una grande prestazione qui in Slovenia. Non ho nessuna pressione, ragiono partita per partita e penso solo a vincere». La Fiorentina nelle trasferte europee ci è riuscita solo una volta su cinque, a ottobre con il San Gallo. Sono passati quasi sei mesi: è l’ora che accada di nuovo. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.