
Ha fatto tanto rumore lo sfogo di Gollini contro la Fiorentina al termine della sua prima partita da titolare con il Napoli grazie ad un infortunio capitato a Meret nel riscaldamento. Il portiere azzurro ha subito una storta al polso poco prima dell’inizio della gara e cosi Luciano Spalletti ha preferito non rischiare, optando per l’ex portiere viola.
“I primi 6 mesi a Firenze sono stati molto duri, ho vissuto un periodo bruttissimo per me, stavo male mentalmente, non avevo più voglia di giocare, non mi divertiva giocare a calcio, avevo perso la passione per l’ambiente che ho trovato, la gente che ho trovato in quell’esperienza mi ha fatto passare la voglia. Adesso ho ritrovato me stesso. Non mi era mai capitato nella mia carriera di sentirmi preso in giro”
Queste le parole di Gollini sui 6 mesi con la maglia della Fiorentina. Un’esperienza iniziata con la foto postata sui social per festeggiare il suo ritorno a Firenze dopo l’esperienza nel settore giovanile viola, prima di abbandonare Firenze direzione Manchester United, con la furia dell’allora direttore sportivo Pantaleo Corvino che non prese per niente bene quello scippo e la scelta della sua famiglia.
Gollini sarebbe dovuto essere il titolare della porta viola ma non convinse per niente, sin da subito, lo staff tecnico viola che lo allenava ogni giorno. Cosi è cominciata l’alternanza con Terracciano, che inizialmente non prese benissimo il suo arrivo a Firenze. L’attuale portiere della Fiorentina, adesso titolare inamovibile, fu anche tentato dall’andar via, su di lui si era mossa la Lazio di Sarri. Poi la scelta di restare, di comune accordo con Italiano, e cosi la società viola si è messa subito al lavoro per il rinnovo di contratto, arrivato nei mesi successivi.
Ma l’alternanza non premiò Gollini, che già alla prima giornata contro la Cremonese fece la prima papera. Infatti il secondo gol della squadra grigiorossa arrivò grazie ad una sua disattenzione. In Conference League contro il Basaksehir altri errori enormi. Un palleggio senza alcun senso al limite dell’area di rigore che regalò la rete alla squadra turca. Ma in quella gara ci furono anche altri pasticci, come la mancata intesa con Igor che fece subire un’altra rete.
Da quella serata nefasta Gollini non ha praticamente quasi più visto il campo. La sua bocciatura è stata totale, dentro e fuori dal campo dove il ragazzo ormai si sentiva un corpo estraneo all’ambiente viola. Non sono passati inosservati infatti anche i numerosi festini nelle ore notturne in casa Gollini, in compagnia anche di ex giocatori viola.
Il portiere è arrivato a vestire la maglia viola con la formula del prestito oneroso di 500 mila euro con diritto di riscatto fissato a 8 milioni. Inizialmente la società aveva trattato Vicario con l’Empoli, poi la richiesta economica azzurra (13 milioni) ha fatto fare dietrofront ai dirigenti viola. Italiano e il suo staff invece, non avrebbero disdegnato l’arrivo di Provedel dallo Spezia, che conoscevano molto bene per averlo avuto in Liguria. Il portiere successivamente è stato comprato dalla Lazio per 2 milioni di euro, pagabili in 5 anni. Un grande affare per i biancocelesti.
Insomma, Gollini è arrivato a Firenze non da primissima scelta e questo ha finito per pesare nella sua esperienza in Toscana. Probabilmente le condizioni economiche vantaggiose e la grande voglia di rivalsa dopo il flop al Tottenham avevano convinto la Fiorentina a fare questa operazione. A gennaio la sua richiesta di cessione è stata accontentata grazie al suo procuratore che ha trovato una soluzione nel Napoli, con Sirigu non contento in Campania, che ha fatto il percorso inverso. Oggi lo sfogo in diretta tv. Una storia iniziata male e finita peggio. Che sia di insegnamento.
Flavio Ognissanti
Gollini: “Alla Fiorentina sono stato preso in giro, mi hanno fatto passare la voglia di giocare”