L’ex calciatore della Fiorentina Ciccio Graziani è intervenuto ai microfoni del Pentasport di Radio Bruno e ha parlato di alcuni temi del momento in casa viola. Ecco le sue parole:
Sulla situazione della Roma: “Montella se si vuole realizzare anche a livello europeo fa bene a restare in Turchia, dove sta facendo anche bene. Ha la fiducia della federazione, guadagna bene, si gode un po’ di più la vita, io personalmente resterei lì fino a fine ciclo. A Roma non c’è la società, la polveriera rimarrà. C’è casino, non c’è criterio, se continua così perderanno anche valore di mercato. Se arriva Ranieri alla Roma a noi non cambia nulla.”
Su Biraghi: “Se fossi in Biraghi andrei dalla società e direi: visto che la strategia è diversa, c’è Gosens che è molto più bravo di lui, c’è Parisi che è un giovane che deve crescere, io preferisco andarmi a divertire e a giocare da qualche parte dove potrebbe essere appetibile, visto che non è un giocatore finito. Io andrei via, i cicli finiscono dopo un po’, ha fatto il capitano dopo Astori ma se ti accorgi che le cose cambiano devi valutare le alternative. Secondo me a Firenze lascia un bel ricordo, potrebbe poi tornare con altre responsabilità e altri obiettivi. Visto che è a fine carriera, fa bene ad andare a divertirsi fino alla fine.”
Su Kean: “Bene che i tifosi siano ottimisti, ci sono le premesse perché la squadra è costruita bene. Mi verrebbe da elogiare società, manager, dirigenti, perché hanno rischiato qualcosa, guarda Kean. Quest’anno non dovevi sbagliare gli attaccanti e sei andato a prendere uno che lo scorso anno aveva fatto 0 gol. La società si è presa i suoi rischi e stanno pagando, stanno portando dei grandi benefici. Oggi Kean costa 3 volte quanto l’ha pagato la Fiorentina, ha una clausola da 52 milioni di euro che, ad oggi, può sembrare anche bassa per quello che sta facendo vedere in campo. Come vice Kean andrei su Djuric, altrimenti io riporterei Simeone a Firenze, sarebbe un colpo, ma a Napoli guadagna cifre che la Fiorentina non so se può permettersi. Djuric ti fa salire la squadra, lotta, sgomita, fa il punto di riferimento.”
Su Sottil: “Sottil lo vedi che ha qualità, ma gioca poco, una partita sì e tre no. Lui ti dà sempre l’impressione di non giocare sereno, libero, tra lui e Ikoné mi tengo Sottil, perché il francese non è cambiato di una virgola, non è mai migliorato e continua a fare i soliti errori dei tempi passati. Tra i due, sacrificherei proprio Ikoné.”
Su Pradé: “I meriti di Pradè non devono essere condizionati dal fatto che prima ci fosse Joe Barone. I due hanno sempre collaborato, Joe aveva una grande stima di Daniele. Il buon lavoro di quest’anno è frutto di una programmazione che parte da lontano, ad oggi funziona veramente tutto in società e in squadra. La partenza non è stata esaltante.”
Su Pongracic: “Comuzzo e Ranieri non giocheranno tutte le partite, in alcuni momenti levi uno dei due e fai giocare Pongracic, così come Quarta. Prima o poi dovremo dare un po’ di respiro a questi due ragazzi, ricordiamo che c’è anche Moreno e che arriverà Valentini.”
Cataldi: “Quando vedevo Kean pensavo che fosse una bestia. Secondo me può fare ancora di più”