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Graziani fiducioso: “Andiamo a giocare contro l’Inter mica contro il Real Madrid o il Barcellona”

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Graziani fiducioso: “Andiamo a giocare contro l’Inter mica contro il Real Madrid o il Barcellona”

Redazione

16 Marzo · 13:59

Aggiornamento: 16 Marzo 2022 · 13:59

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Ciccio Graziani, ex attaccante della Fiorentina, ha parlato della partita di sabato contro l’Inter di Simone Inzaghi, queste le sue parole a Radio Bruno:

“Prima di pensare all’Inter dobbiamo pensare a noi stessi, in questo periodo l’Inter è in crisi, qualche problemino ce l’ha, noi dobbiamo essere convinti della nostra realtà. Mica giochiamo contro il Real Madrid o il Barcellona, andiamo a giocare contro l’Inter. Non succede ma se succede che vinciamo contro l’Udinese sei quinto e te la giochi con la Lazio, giocare contro i più bravi è uno stimolo grande. Se te la giochi a viso aperto contro l’Inter magari la perdi, quindi devi essere bravo a ripartire e a sfruttare gli spazi magari aspettando l’Inter. Questa Fiorentina può vincere contro chiunque.

Agli esterni bisogna dare più convinzione ma è anche una questione di caratteristiche, ci sono esterni che calciano sempre, i nostri invece sono più propensi a servire il compagno. Se non metti i palloni in area anche l’attaccante può andare in difficoltà, guardate ieri Cristiano Ronaldo, non è stato mai servito ieri. La stessa cosa la Fiorentina, gli esterni devono fare l’uno contro uno e devono servire Piatek.

Quando giocavo io a Firenze il secondo anni, Bertoni giocava più per se che per gli altri, Massaro invece non era un esterno e non metteva molti palloni, per questo motivo io sono andato più in difficoltà, mi affidavo più a Pecci e ad Antognoni, lui mi metteva grandi palle dentro. Massaro e Bertoni per caratteristiche non mi servivano molto, non erano portati a fare gli esterni, quando sono andato via io poi arrivò Di Chiara che per me sarebbe stato importantissimo.

Fossi Italiano farei vedere agli esterni come giocava il Bayern con il tridente Robben, Ribery e Lewandowski, farei vedere i loro movimenti e come facevano l’uno contro uno per servire il centravanti, quel modo di attaccare la porta che alla Fiorentina manca. A Sottil se gli fai vedere i movimenti di Ribery e di Robben magari qualcosa in più impara. A Torino Radice ci faceva vedere i filmati dell’Ajax, per questo siamo stati i primi a fare un certo tipo di calcio”

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