I deferimenti della Procura Figc accendono di nuovo i riflettori sulla questione delle plusvalenze e quel mondo delle trattative di mercato che, tra domanda e offerta, si muovono in quella zona grigia, non normata, delle valutazioni attribuite ai calciatori da chi vende e chi ne accetta il prezzo. Parametri come prospettive, età, lunghezza dei contratti si mescolano a escamotage finanziari che agevolano liquidità e contabilità: un procedimento ritenuto anomalo e perseguibile da parte degli inquirenti.
Cinque le formazioni di Serie A attualmente iscritte nel dossier degli inquirenti (Juventus, Napoli, Sampdoria, Genoa ed Empoli), ma nel complesso quelle coinvolte sono molte di più e annoverano anche Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Chievo Verona, Novara e Pescara.
Cosa rischiano? I commi 1 e 2 dell’articolo 31 modulano la sfumature delle sanzioni: si va dall’ammenda con diffida (con relativa squalifica dei dirigenti 61 citati) fino a provvedimenti anche ben più gravi che potrebbero riguardare alcune della società che “mediante falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi ovvero mediante qualsiasi altra attività illecita o elusiva, tenta di ottenere od ottenga l’iscrizione a una competizione cui non avrebbe potuto essere ammessa”.
Valori gonfiati per oltre 100 milioni di euro. Come ha fatto la Procura a determinare e verificare il valore reale delle transazioni sospette? In maniera abbastanza semplice (ne dà notizia il quotidiano Repubblica): una fissati dei punti fermi partendo da alcuni parametri di riferimento, i riscontri sono stati effettuati su internet, consultando un sito specializzato (Transfermarkt) per mettere a confronto le cifre ritenute congrue rispetto a quelle inserite nel giro di affari.
Le posizioni più anomale e balzate all’occhio sono state quelle di Rovella (preso dal Genoa per 18 milioni invece che 6 e che rientra nelle 15 transazioni effettuate dai bianconeri) oppure dei giovani calciatori (mai scesi in campo) che il Napoli ha utilizzato per sostenere i costi dell’affare Osimhen inserendoli tra i dettagli per chiudere l’accordo con il Lille. Si tratta di Palmieri (7 milioni rispetto al valore reale di 100mila euro), Liguori e Manzi (4 milioni e non 100mila euro), oltre al portiere Karnezis (5 milioni e non 500mila euro).
Queste variazioni importanti, secondo la Procura avrebbero aiutato i club a ritoccare e a migliorare i bilanci ricorrendo ad artifici contabili prefigurati come illecito. Illecito che dal punto di vista sportivo dovrebbe comportare solo punizioni morbide (ammenda con diffida) oppure una squalifica per i dirigenti riconosciuti colpevoli a processo. Lo scrive Fanpage
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