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Il Lecce fa una grande regalo alla Fiorentina, batte il Monza. Galliani resta dietro la Fiorentina

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Il Lecce fa una grande regalo alla Fiorentina, batte il Monza. Galliani resta dietro la Fiorentina

Redazione

28 Maggio · 17:27

Aggiornamento: 28 Maggio 2023 · 17:27

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Considerate gli illeciti della Juventus, l’ottavo posto quest’anno potrebbe significare qualificazione europea: a giocarsela sono Monza, Fiorentina, Torino e Bologna. Viola e Granata sono a 53 punti, mentre il Monza di Palladino fermo a 52 punti dopo la sconfitta in casa contro il Lecce che vincendo si è conquistata matematicamente la salvezza. Le prossime sfide vedranno impegnate Monza e Torino contro Atalanta e Inter, mentre la squadra di Italiano sarà di scena a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Il Bologna, fermo a 51 punti, giocherà a Lecce.

Questo il racconto della gara tra Monza e Lecce:

Un rigore può togliere, un rigore può dare tutto, anche una salvezza. Monza-Lecce si è decisa dagli undici metri, così come la permanenza in A dei salentini: ci ha pensato Lorenzo Colombo dagli undici metri a realizzare un colpo da tre punti, ma che pesa ancor di più nei bassifondi della classifica. Coi tre punti dell’U-Power Stadium i salentini si salvano con una giornata d’anticipo, ora la corsa resta a due: Spezia e Verona, per rimanere nel massimo campionato, dovranno strappare rispettivamente punti a Roma e Milan. In caso di arrivo a pari punti ci sarà invece uno spareggio su campo neutro.

Ci si aspettava una gara tesa anche per via del risultato del Bentegodi tra Verona ed Empoli. Il Lecce ha deciso di non rischiare, rimanendo abbottonato nonostante il 4-3-3 schierato da Baroni: il Monza invece ha gestito il pallone senza però trovare l’affondo decisivo. Il primo tempo dei brianzoli è scivolato via senza troppi sussulti, al di là di un tiro-cross di Dany Mota terminato a pochi centimetri dall’incrocio dei pali. I salentini invece si sono affidati alle giocate individuali e agli strappi di Banda, spesso pericoloso sulla corsia mancina: all’11’ di gioco la conclusione dal limite è stata deviata in corner da Pablo Marì.

L’occasione più grande è capitata invece a Strefezza, il numero 27 ospite dopo un errore dello stesso Marì ha calciato da dentro l’area, ma il pallone questa volta è stato intercettato da Izzo: sull’azione successiva ci ha provato anche Askildsen senza però inquadrare lo specchio della porta. La seconda parte della prima frazione è scivolata via senza ulteriori sussulti, con le due squadre che si sono adattate ai ritmi blandi di una sfida fondamentale per la corsa salvezza. Nella ripresa Palladino ha provato a dare una scossa mandando in campo Birindelli e Sensi al posto di Petagna e Rovella: i cambi hanno mescolato le carte, con Ciurria che per poco non ha trovato la girata vincente dentro l’area di rigore. La trama però ha seguito l’andamento del primo tempo, con poche occasioni da entrambe le parti e un ritmo a singhiozzo, con tante interruzioni.

Il match si è acceso a 8 minuti dal termine, quando Baschirotto è intervenuto su Colpani in area: dopo una revisione al VAR Doveri ha assegnato il calcio di rigore sbagliato però da Gytkjaer. Negli otto minuti di recupero non è successo praticamente niente fino allo scadere, quando Colombo ha trasformato il rigore decisivo sempre su fallo di mano dello stesso Gytkjaer: tre punti e salvezza giallorossa all’ultimo respiro.

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