
Questo è quello che scrive questa mattina il quotidiano romano Il Messaggero sul futuro di Sarri:
“Sarri ieri si è rituffato sul Monza e l’obiettivo Champions. Con il tesoretto della qualificazione e il prossimo mercato si può fare il salto. Maurizio è addirittura convinto che si possa lottare per lo scudetto con uno zoccolo duro italiano, due centrocampisti, un altro esterno e un attaccante vero, ma ogni acquisto stavolta dovrà corrispondere alle sue idee di calcio. Tare non riesce proprio a seguirlo, Giuntoli lo raggiungerebbe volentieri il prossimo anno, Fabiani si occupa già della Primavera («Da cui bisogna ripartire») a Formello.
Sarri però vuole chiarezza prima, non può aspettare giugno. Chiede già adesso di sedersi a tavolino: «È un grande allenatore, l’ho sempre detto, e lo incontrerò presto», giura Lotito. Maurizio è stato chiaro («Sto bene alla Lazio»), ma non ha intenzione di far proseguire il suo progetto in una corsa a ostacoli interna, come nell’ultimo anno e mezzo. È vero, il Comandante ha già rifiutato un’offerta faraonica da 7 milioni a stagione dagli Emirati Arabi (trappola allestita dall’agente Ramadani), e non ha ancora risposto ai corteggiamenti prolungati di Tottenham, West Ham ed Everton.
In Serie A ci sono pure Milan e Fiorentina dietro l’angolo. Se non diventerà realtà il suo ruolo alla Ferguson (promesso e mai realizzato), però, non basterà un contratto sino al 2025 a trattenerlo. Oltretutto non c’è nessuna penale più da pagare né per l’Italia né per l’estero. Finito il tempo del compromesso: o lui o Igli, l’ardua sentenza a Lotito.