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Il Real Betis del “Ingeniero” Pellegrini: tanta qualità e bel gioco. Dobbiamo giocare come sappiamo

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Il Real Betis del “Ingeniero” Pellegrini: tanta qualità e bel gioco. Dobbiamo giocare come sappiamo

Redazione

28 Aprile · 19:54

Aggiornamento: 28 Aprile 2025 · 19:54

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Betis-Fiorentina la partita più bella da quando siamo in Conference. Attenzione agli Spagnoli, ma senza timore. Siamo più forti di loro.

Giovedì si gioca la partita, fin’ora, dell’anno. Real Betis-Fiorentina, lo scontro di due realtà molto distanti per filosofia calcistica, ma che si assomigliano nel calore dei tifosi. La Conference sta per regalarci la partita probabilmente più bella della da quando facciamo questa coppa. Finalmente andiamo in una terra “caliente”, ad assaporare un po’ di vero calcio internazionale: basta steppe della Polonia, isole smarrite e tifosi vichinghi, ora si fa sul serio.

Fiorentina e Betis sono due squadre che giocano in modo completamente diverso. Sappiamo bene come approcciamo noi le gare: difesa compatta, fisicità, e grande qualità nei singoli e nelle ripartenze; il contrario del Betis: Da quando “L’ingegnere” Manuel Pellegrini, ex allenatore del Real, del City e del Villareal, allena i bianco-verdi, la squadra è cresciuta tanto, dimostrando sempre ambizione e tanta qualità. L’allenatore cileno propone un 4-4-2, con un centrocampista sulla linea trequarti a formare il 4-2-3-1 in fase di possesso. Il trequartista è un certo Isco, pluricampione d’Europa col Real, che è rinato nel gioco qualitativo di Pellegrini. Costruzione dal basso e triangoli di Isco con terzini ed esterni sono il marchio di fabbrica del Betis. Gli spagnoli tengono una difesa molto alta, prediligendo ovviamente un gioco di possesso e aggressione costante.

Come si dovrà comportare la Fiorentina per non farsi del male? Come sempre: squadra compatta, arcigna e attenta. Ecco che forse un Pablo Marì avrebbe fatto più comodo come centrale leader rispetto a Comuzzo, e che l’assenza di Dodo nelle ripartenze sarà un grosso handicap, ma possiamo rimediare con un cambio assetto: una soluzione potrebbe essere una difesa a 4 con Moreno terzino destro, Pongracic-Ranieri centrali e Parisi a sinistra. Sul centrocampo muscoli e gamba: Folorunsho a destra, al centro Mandragora-Adli e Gosens a sinistra. Davanti Kean, se disponibile, imprescindibile accanto a Gudmundsson. Nel complesso la nostra rosa appare superiore, anche solo per esperienza, agli spagnoli.

Un 4-4-2 di spessore e con giocatori di carattere come Gosens, Kean e De Gea potrebbe essere la scelta vincente per far bene a Siviglia. Sicuramente mister Palladino avrà già pensato ad una tattica, e soprattutto a caricare i giocatori. La tanta discussa identità difensiva di questa Fiorentina potrebbe essere la chiave giusta per portare a casa il risultato, sperando al ritorno di avere tutti gli interpreti mal top. Fiorentina, non aver paura: gioca come sai. Sei più forte di loro!

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